1 gen 2018

Oroscopo 2018 - Capricorno

Resta - In questa pace ancora – 
Nella quiete modesta
di chi fa il suo lavoro – piano – per bene -
Cresci animale del cuore. Stai
attento. L’imperatore cuce
il tuo vestito di punti d’oro di luce.
Non essere mesto
mai per te.
                                    M. Gualtieri


©Giovanni Auriemma
Vi diranno tutti che Saturno entra in Capricorno e - Oh Mio Dio! - disgrazia e sciagura (come se gli ultimi anni in compagnia di Plutone fossero stati allegri!) Poi però, alcuni vi diranno, che no, Saturno è il vostro pianeta e quindi per voi non sarà così drammatico; è un’energia (pesante) che conoscete bene (neanche foste nati sotto una stella funesta!) e quindi ci siete abituati. E’ tutto vero. Ed è vero anche tutto il contrario. Quindi che senso ha? Chiudete st’oroscopo e andatevi a fare una bella partita a biliardo. Perché proprio biliardo? Perché siete bravi. Richiede concentrazione, calma, strategia. Bisogna ragionare e calcolare le variabili. E necessita di un tempo di riflessione, di osservazione. Tutte cose in cui voi eccellete, e tutte cose che Saturno, straordinario, implacabile Maestro, mette a nostra disposizione, se siamo disposti a impegnarci abbastanza da apprenderle.

E dunque questa entrata di Saturno cosa significherà? Innanzitutto partirei col dire che dopo aver intrattenuto Plutone alla vostra tavola per anni, Saturno sarà quello che porta le paste! Di certo non può appesantire più di quanto già non fosse. Certo, Kronos non arriva mai ridendo; ha sempre quell’aria seriosa, un po’ alla Gandalf nel Signore degli Anelli o Silente in Harry Potter, avete presente? Non è certo l’aria di qualcuno da temere (non avete niente da temere da Gandalf a meno che non siate Sauron) è un’espressione seria ma amichevole, pacata direi, l’espressione di qualcuno che ha vissuto a lungo e non si lascia scuotere dalle umane passioni. Questo a noi non piace, ci rende guardinghi, siamo sempre prevenuti su chi ha il controllo di sé, ci fa sentire indifesi. Ma se pensate a Gandalf o Silente potete facilmente vederli aprirsi in un largo sorriso. Sono vecchi bambini. Questo è Saturno, un saggio, confortante vecchio che non dimentica mai il suo ruolo di Guardiano e può improvvisamente diventare severo all’affacciarsi di una minaccia. Ecco la parola chiave: minaccia. Perché Saturno ci protegge e quindi ogni volta che c’è un pericolo c’è anche lui e così abbiamo finito col confondere il protettore con la minaccia. Se ti vedrà cadere sul campo di battaglia, se vedrà un cedimento, un incertezza, egli sarà implacabile; non ti coccolerà, non ti accarezzerà, ti esorterà, griderà e ti prenderà a calci per farti alzare, se è questo che serve a salvarti la vita. Se c’è un pericolo da scongiurare egli sarà severo, ed è per questo che sembra faticoso. È faticoso quanto qualsiasi allenamento. 

Quando si tratta di Saturno c’è sempre e solo un pericolo di cui occuparsi: la dipendenza. Sotto qualunque forma. Esplicita o mascherata, propria o altrui, vera o presunta. Egli ci mette in guardia dal serio, mortale pericolo, di non avere la forza, l’audacia e l’intrepidezza di osare essere qualcosa di più, per paura di perdere quel che si ha. E allora eccolo, severo, arcigno, apparentemente insensibile, ma solo apparentemente, nel ruolo di colui che non può lasciarsi influenzare dai sentimenti, perché il medico pietoso ha fatto la piaga puzzolente. Quindi ditemi, preferireste un compagno di giochi che nel momento del bisogno sghignazza incapace o siete pronti ad accogliere un mago possente che vi raddrizza le spalle e ve le copre, anche, se necessario?

Inoltre tutti parleranno di Saturno ma non sapete, forse, che nel corso dell’anno Urano, dal Toro, toccherà il vostro segno. Urano, Signore dei Cambiamenti e, guarda caso, vostro secondo governatore. E dunque, come potrete affrontare la tempesta se non imparate prima a navigare magistralmente? Come fronteggiare le oscillazione se non siete saldi sulle vostre gambe? Saturno vi prepara, Urano vi rinnova. E voi potete affrontare tutto questo con grazia e maestria. Siate i figli piccoli che rallegrano la casa, ridete. E non siate mesti, mai, per voi.

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