La vasca di deprivazione sensoriale è uno strumento inventato negli anni ‘50 dal dr. John Lilly con lo scopo di annullare ogni stimolazione degli organi di senso: ci si immerge in una vasca riempita con un liquido in cui si galleggia in assenza di sensazioni tattili e di gravità; un coperchio impedisce il passaggio di luce e suoni. In questa condizione di profondo rilassamento, il cervello si sposta su onde theta e delta ed entra in un profondo stato onirico. Si presentano ronzii e lampi di luce, possono manifestarsi delle visioni e i confini del corpo sembrano espandersi indefinitamente. É uno stato di sospensione ancora maggiore rispetto a quello vissuto nell'utero e può indurre stati alterati di coscienza molto simili a quelli raggiunti con la meditazione o con l'uso di droghe sciamaniche. Dall'utilizzo di questa vasca è nata una terapia chiamata “Floating Therapy” (Terapia del Galleggiamento). Durante le sedute il corpo, privato di ogni sensazione tattile, si rilassa completamente e il cervello rilascia endorfine. La cosa paradossale è che, concentrando l'attenzione su sé stessi – sul proprio centro interiore – ci si sente immediatamente connessi a tutto il resto del mondo; la paura della solitudine e dell'abbandono perde ogni ragione di esistere. Cari Ariete, forse dovete concentrarvi un po' più su voi stessi per superare il senso di solitudine e sentirvi più connessi con il resto del mondo.
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