AVVISO AI NAVIGANTI
(in attesa dell'oroscopo)
Ciao a tutti,
per problemi famigliari (mio papà è stato male) ho dovuto interrompere l'oroscopo per un pò.
Spero di riprendere domenica prossima... incrociate le dita!
La rubrica settimanale di Astri & DisAstri ovvero l'oroscopo che non è un oroscopo
Benvenuti a tutti!
Empatia, questa sconosciuta. L’empatia è una qualità umana
fondamentale, piuttosto rara, oserei dire, anche se abusata. Sento sempre più
spesso dire: sono troppo empatico/a. In verità poche sono le persone veramente
empatiche, perché l’empatia richiede un momentaneo silenzio dell’ego, il tempo
necessario per smettere di essere concentrati su sé stessi e potere davvero
vedere l’altro. Dopo di che, richiederebbe anche una sufficiente conoscenza
delle emozioni umane (quindi conoscenza di sé) cui fare appello per capire, o
provare a capire, ciò che sta passando l’altro. Beh, ecco la notizia del secolo:
siamo tutti analfabeti emotivi e tendenzialmente ego-referenziati. Per cui…
traete voi le conclusioni. Cari Ariete, vi invito a fare davvero pratica attiva
di empatia. Come? Intanto smettete di voler ragione (anche se ce l’avete) e
siate più interessati a capire. Le relazioni non sono un campo da gioco e non è
previsto che nessuno vinca (tranne la relazione).
C'è qualcosa di perverso nel voler fare sempre la cosa
giusta, e qualcosa di estremamente sano nel concedersi anche di sbagliare, il
che include dire la cosa inopportuna, avere una reazione eccessiva, tenere un
comportamento inadeguato. Non sto giustificando certi atteggiamenti arroganti o
menefreghisti, Sto dicendo che, quando siamo così impegnati ad apparire
inattaccabili, quasi sicuramente faremo torto a qualcuno, a partire da noi
stessi. Cari Toro, forse a volte è più importante prendere una posizione
rischiando di essere criticati e di sbagliare, che essere diplomatici a tutti i
costi non manifestando veramente ciò che provate. Le vostre emozioni sono
importanti e se qualche volta dovessero indurvi a fare un passo falso,
significa solo che siete umani.
Nessuno anela a una tempesta, questo è certo! – scrive
il poeta sudcoreano Ko Un – Eppure tu, bianca vela lì fuori nel mare, nel
profondo del cuore, speri che la tempesta arrivi. Perché solo nella tempesta riesci
ad essere viva. Cari Gemelli, ecco la tempesta. Sta arrivando, e finalmente
la vostra ‘bianca vela’ può iniziare a vibrare. Paulo Coelho sostiene che gli
uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I
costruttori concludono il loro lavoro e, presto o tardi, sono colti dalla noia.
Quelli che piantano sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non
cesserà mai di crescere.” Di certo, voi non siete costruttori, e non potete
permettervi la noia. A questo vi serve la tempesta. Ma non abbiate paura, perché
si tratta solo di diventare più abili a guidare la vostra nave, e sarà tutto divertimento.
Einstein ha detto: “Chi dice che è impossibile non
dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo.” Parole sante! Il problema è che
a volte, chi vi disturba, siete proprio voi. Vi auto-disturbate, vi mettete i
bastoni tra le ruote, vi sabotate senza alcuna ragione. Volere è potere,
potrebbe essere il vostro mantra, in questo momento, ma a volte temo che si
trasformi in un ‘vorrei ma non posso’. Cari Cancri, ecco quanto: potete eccome!
Potete assolutamente. Nel senso che avete il potere di. Ma se invece state
aspettando il permesso di, allora non potrete mai. Liberate Marte e
siate guerrieri e guerriere pronte alla conquista.
Cari Leone, ruggire è importante, e dovete imparare a farlo,
ma è ancora più importante saper discernere quando ruggire. Il vostro
più grande limite è non sapere cosa vi muove dal profondo, passate dal sentire
all’agire, senza stazionare nella testa, dove le informazioni andrebbero
processate per passare al vaglio della valutazione. Siete troppo immediati,
troppo veloci, anche se – a volte – troppo sottomessi. O tacete, o esplodete. O
ingoiate o sbranate. Allora, non so bene cosa suggerirvi perché la verità è che
a volte dovreste ruggire di più mentre altre, potreste semplicemente scegliere
di soprassedere e andare a sdraiarvi al sole ignorando i capricci degli altri. Posso
solo confidare in voi, e nella vostra buona volontà, per riuscire a distinguere
i momenti tra di loro.
Niente è più nobile, niente di più venerabile della
lealtà, sostiene Marco Tullio Cicerone. E io, da buon Leone, mi trovo molto
d’accordo perché, quando si ‘tradisce’, non si ferisce solo l’altro, ma è la
relazione stessa che resta ferita. Sharnay (che onestamente non so chi sia)
pare dica che la lealtà non è grigia. È bianca e nera. O sei completamente
leale o non sei affatto leale. E qui ci sarebbe da aprire un dibattito su cosa
significa essere leale. E non possiamo. Quindi dirò solo questo: essere leale
implica, per forza, prendere posizione. Non si può essere leali astenendosi dal
rischio di essere attaccati. La diplomazia è nemica della lealtà. Elie Wiesel
dice che la neutralità aiuta l’oppressore, ed è sicuramente vero, ma senza
arrivare alle grandi questioni, il punto è: a non prendere posizione si rischia
di perdere qualcuno e, nel peggiore dei casi, se stessi. Cari Vergine, sapete
essere leali e prendere posizione?
La razionalità può essere una vera e propria spina nel
fianco; limita l’immaginazione e rende la vita ragionevole ma piatta. Chiusa nei
limiti di quello che la mente può comprendere, la razionalità imperante ci
rende completamente incapaci di aprirci a ciò che la mente ancora non sa. Se al
mondo fossero esistite solo persone puramente razionali, niente di tutto quello
che è stato scoperto e inventato, sarebbe mai stato raggiunto dall’umanità. Essere
‘irrazionali’, non significa essere incoscienti. Ed essere emotivi non
significa essere umorali. Seguire logiche diverse da quelle puramente mentali,
vuol dire avere accesso a conoscenze diverse, altrettanto utili, interessanti e
affidabili di quelle razionali. Cari Bilancia, anche se non ha senso ora, potrebbe
avere senso in futuro. Non impeditevi di esplorare solo perché non capite. Capire
non è tutto, nella vita. Potete smettere di pensare per un po'?
Ecco la quiete dopo la tempesta. Lampi, fulmini e saette si stanno
placando e il cielo, improvvisamente, si farà limpido e luminoso. La tempesta
ha una sua bellezza, una sua natura primordiale che ci riporta a contatto con
qualcosa di profondo; ma è anche destabilizzante, confusionaria, travolgente. Solo
le acque quiete possono riflettere le cose senza distorcerle, in egual modo,
solo una mente quieta può accedere a una conoscenza equanime della realtà. Cari
Scorpioni, se, come immagino, la tempesta si sta placando, e la quiete
lentamente sta prendendo il suo posto, non sprecate questa parentesi, più o
meno lunga, per rimuginare e lamentarvi, ma fatene tesoro per trasformarvi in
un lago cristallino capace di riflettere e osservare le cose, senza
distorcerle.
Cari Sagittario, è tempo di diventare protagonisti della
vostra vita. Forse non ve ne siete accorti, ma siete ancora in attesa che il
cambiamento arrivi da fuori, che qualcuno si accorga di voi, che l’universo si
incarichi di farvi fare il salto, che qualcuno vi risarcisca di qualche cosa,
che mamma, papà, pippo, pluto o paperino, si accorgano che esistete. Ho l’ingrato
compito di deludervi. Il pacco-dono non lo porterà Babbo Natale e il colpo
gobbo non lo erediterete da un lontano e sconosciuto zio che viveva in America.
E sì, lo so, vi state già lamentando perché vi sembra che avete già fatto, e
state facendo, un sacco di cose, anche troppe, tutte da soli, e vi meritate un
aiutino. E io sono d’accordo, avete fatto, e state facendo, tanto da soli, ma –
purtroppo – ancora non avete fatto la cosa giusta: mollare le aspettative,
smettere di lamentarvi, e fare come gli alberi di mango: tirare fuori le radici
e spostarvi, lasciando il terreno che non ha ciò che vi serve.
La psichiatra Thomas Stephen Szasz ha detto: “Ogni atto
di apprendimento cosciente richiede la disponibilità a subire una ferita alla
propria autostima. Questo è il motivo per cui i bambini, prima di essere
consapevoli della propria importanza, imparano così facilmente, e perché le
persone più anziane, specialmente se vanitose o importanti, non riescono a
imparare affatto.” Cari Capricorno, quanto siete disponibili a subire una
ferita della vostra autostima? Siete in grado di sostenere un rifiuto, una
critica, una delusione, senza che la vostra identità vada in tilt? Sapete sorridere
delle stoccate? Potete essere autoironici e ridere dei vostri difetti? Potete accettare
che vi venga fatta tana di fronte a qualcosa di voi che non vi piace, senza per
questo sentirvi sminuiti? Joan Didion ha detto che avere quel senso del
proprio valore intrinseco, che costituisce il rispetto di sé, significa avere
potenzialmente tutto. Se non lo avete, allora ogni critica sarà insostenibile
ma, soprattutto, vi sentirete criticati anche quando non sarà così.
Rita Levi Montalcini ha detto: “Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.” Queste persone, così rare, hanno acquisito una grande padronanza di sé, e un potere sulla propria vita, poiché, come dice William Hazlitt, la sede della conoscenza è nella testa, la sede della saggezza, nel cuore. Conoscenza e saggezza sono due cose molto diverse. Posso conoscere lo scibile umano e non essere affatto saggio. Ma posso essere saggio, e se lo sono veramente, saprò di non sapere, e dunque avrò bisogno di conoscenza. Cari Acquario, vorrei che seguiste il consiglio di Einstein e non lasciaste che il vostro cervello interferisca col vostro cuore. Cercate di conoscere ma poi siate saggi, e agite con il cuore. Il cuore, ho detto, non la pancia.