Brezsny chii??
La rubrica settimanale di Astri & DisAstri ovvero l'oroscopo che non è un oroscopo
1 dic 2024
ARIETE - 1/7 dicembre 2024
Esiste una cosa che si chiama
‘narrazione interna’, o così la chiamo io; è un racconto che ci facciamo di
continuo su noi stessi, sugli altri e sul mondo, che ripetiamo sempre con le
stesse parole e gli stessi toni. “Non sono capace”, “Il mondo è cattivo”, “Mia
madre mi critica sempre”; “Sto benissimo da solo” o “Non so stare da sola”; sono
milioni le frasi precostituite su cui basiamo la nostra conoscenza del mondo,
noi compresi. Di fatto conosciamo solo quello che siamo disposti a vedere sulla
base di una griglia già formata. Allora, cari Arieti, vi invito a domandarvi: “Qual
è stata l’ultima volta in cui ho messo in discussione il mio modo di pensare?”;
“Che cosa farei, oggi, se non avessi già consolidato questo approccio alla vita?”;
“Quali nuove prospettive riesco ad intravedere nello scenario attuale che fino
ad ora ho ignorato?”. Provate a “rivoluzionare” il vostro modo di pensare e di
relazionarvi con gli altri, mettendo in discussione quello che già siete
convinti di sapere.
TORO - 1/7 dicembre 2024
Esiste un aspetto rilevante
quando si parla di relazioni: il “fattore tempo”. La relazione, infatti, esige
continuità, dedizione e impegno. Le relazioni non si tengono in piedi sulla
base dei ‘pagherò’, su promesse fatta e non mantenute. Le relazioni evolvono e
perdurano sul terreno di una condivisione di intenti ed esperienze che
richiedono il fattore tempo. Cari Toro, ecco una domanda per voi: quanto tempo,
energie e volontà gioiosa dedicate alle relazioni che per voi contano? Se la
vostra risposta è: non abbastanza, vi invito a porre rimedio. Ecco un compito
per voi: fate una telefonata a una persona cara che non sentite da tanto e
andate a trovare una persona cara che abita entro un raggio di 60 km.
GEMELLI - 1/7 dicembre 2024
Il distacco emotivo è un processo
psicologico attraverso il quale una persona cerca di separarsi emotivamente da
una determinata situazione, persona o evento. È una strategia di adattamento
che consente di proteggere sé stessi dalle emozioni negative e mantenere una
certa distanza da esse, per l'appunto emotivamente. Per alcuni, è una strategia
utilizzata per proteggersi dallo stress o dal dolore; in questo caso può essere
una risposta temporanea a una situazione estrema e può rivelarsi utile per chi
sta affrontando un momento particolarmente complicato. Per altri, può essere
una reazione a traumi, abusi o emozioni non elaborate, che rendono la persona
incapace di aprirsi e mostrare le proprie difficoltà. Può quindi essere
vantaggioso se usato per un periodo di tempo limitato e con uno scopo chiaro,
ma se praticato in maniera eccessiva, o se non riusciamo a controllarlo, può
avere conseguenze drammatiche perché impedisce di stabilire una connessione
emotiva con gli altri, incidendo negativamente sui rapporti interpersonali e
impedendo relazioni intime e significative. Cari Gemelli, fate attenzione a non
praticare troppo a lungo il distacco emotivo e non accettate relazioni con
persone che lo praticano abitualmente come forma di difesa.
CANCRO - 1/7 dicembre 2024
Esiste una distanza “ottimale”
fra chi aiuta e chi è aiutato, che non sia troppo sbilanciata sulle polarità
emotive estreme: quella dell’indifferenza (atteggiamento che certamente non
potrà essere di alcun aiuto) e, sul versante opposto, quella dell’iper-coinvolgimento
che, proprio a causa dell’eccessiva “appropriazione” del dolore e delle
preoccupazioni dell’altro, finirà per risultare non solo inutile per chi
desidereremmo aiutare, ma anche nociva per noi. Cari Cancro, la vostra tendenza
è quella dell’iper-coinvolgimento ma non di rado capita di incontrare Cancro
indifferenti (o presunti tali) che hanno fatto dell’arte del distacco la loro
arma contro le sofferenze. Una cosa è certa, è raro trovare esponenti del
vostro segno ben bilanciati emotivamente. Per questo, oggi vi invito a fare una
accurata revisione del vostro livello di coinvolgimento e rintracciare dove vi
fate troppo carico (divenendo a volte invadenti e inopportuni) e dove invece
state prendendo troppo le distanze per non soffrire. Il vostro compito è:
empatizzare con gli altri rimanendo consapevoli che non si tratta di voi e che
non dovete prendere le cose sul personale.
LEONE - 1/7 dicembre 2024
In tutte le relazioni che
instauriamo con gli altri cerchiamo e ci attendiamo reciprocità, eppure mi vi
sono relazioni caratterizzate dalla mancanza di un ritorno, mancanza di cui non
siamo sempre così sufficientemente consapevoli. Una relazione di questo tipo è
molto asimmetrica, sbilanciata e “squilibrata” e per queste ragioni richiede un
rilevante sforzo emotivo. Cari Leone, l’equilibrio personale e la
consapevolezza delle proprie emozioni sono indispensabili in qualunque
relazione; se vi ritrovate in relazioni in cui vi viene richiesto spesso uno
sforzo emotivo eccessivo, e vi sembra di non avere un “ritorno” in termini di
riconoscenza e gratitudine da parte di chi riceve il vostro tempo o il vostro
aiuto, forse vuole dire che questo equilibrio e questa consapevolezza delle
vostre emozioni lascia un po' a desiderare. Vi invito a recuperare la distanza
“ottimale” rispetto a chi vi chiede aiuto, evitando l’iper-coinvolgimento e
imparando a dire di no, anche se questo vorrà dire tenere a bada il vostro ego
leonino che vuole rendersi indispensabile e fare sempre bella figura.
VERGINE - 1/7 dicembre 2024
Esiste un nucleo paradossale e
potenzialmente conflittuale nell’espressione: “prendersi cura”. Infatti, in
realtà la cura si dà ma – seppure implicitamente – qualcosa ci riprendiamo
sempre indietro o, almeno, desidereremmo che ci ritornasse indietro. La fatica
della cura è sostenuta dalla capacità di chi la dà, ma è anche mantenuta e
rinforzata dal piacere e dalla gioia dei risultati che si ottengono. La
gratitudine verso chi ci dà, in qualsiasi forma venga manifestata (parole,
gesti o anche semplici segnali di riconoscimento) alimenta dunque in modo
virtuoso ogni relazione. Per poter manifestare gratitudine, chiunque di noi, però,
deve ancor prima avere avvertito e provato riconoscenza, cioè essere capace di
riconoscere il valore del gesto dell’altro. Cari Vergine, vi invito a chiedervi
fino a che punto riconoscete il valore dei gesti degli altri e in che modo
manifestate la vostra eventuale gratitudine.
BILANCIA - 1/7 dicembre 2024
Cari Bilancia, conoscete la
differenza tra bisogni e desideri? I bisogni sono la spinta della volontà verso
il superamento di una condizione negativa: mi sono allenato a lungo, sono
disidratato, bevo. I desideri sono la spinta della volontà verso il
raggiungimento di una condizione migliore: bevo un buon bicchiere di vino, non
perché abbia sete ma perché ne ho voglia. Gli uni e gli altri determinano
scelte molto diverse nella nostra vita; pertanto, sarebbe molto importante (per
non dire essenziale) saperli distinguere. Ecco la mia domanda per voi: siete
sicuri di sapere sulla base di cosa state compiendo le vostre scelte? Siete
mossi solo dai bisogni, e quindi prendete una decisione solo quando le cose si
mettono male, o sapete concedervi di auspicare al raggiungimento di uno stato
migliore anche quando le cose vanno più o meno bene? In poche parole, osate
desiderare?
SCORPIONE - 1/7 dicembre 2024
L'autosufficienza può far comodo
ma non è un valore assoluto. Certo, è importante saper essere autonomi e
lavorare nella direzione di non sviluppare dipendenze, allo stesso tempo però
nessuno è mai totalmente indipendente perché siamo esseri relazionali e tutti
abbiamo bisogno degli altri. Per questo aneliamo rapporti intimi e
significativi, perché una parte di noi sa che il contatto con gli altri è fonte
di nutrimento e gratificazione. Tuttavia, una condizione indispensabile alla
relazione (se per relazione intendiamo qualcosa di significativo) è la fiducia.
E sì, lo so, fidarsi significa esporsi a un’eventuale e dolorosa delusione. Ma il
rischio è parte dell’equazione e la posta in palio vale sempre la pena. Cari
Scorpione, sapete cosa comporta non avere fiducia negli altri? Che nessuno si
fida di te.
SAGITTARIO - 1/7 dicembre 2024
Fino a non molti anni fa
l’empatia era stata selezionata come dote rara ed esclusiva che richiedeva una
mente ben sviluppata e matura. Con la scoperta dei neuroni specchio è emerso
invece che l’empatia è un fenomeno biologico universale, che non richiede
caratteristiche particolari. I neuroni specchio, infatti, rendono possibile la
percezione delle emozioni degli altri (prerequisito fondamentale per il
comportamento empatico) e ci permettono – insieme ad altri fattori – di provare
compassione. L’empatia, che ha dunque le sue radici nel “rispecchiamento”, è
“una predisposizione su base biologica ad agire in maniera partecipe verso
l’altro.” Se è vero, dunque, che la capacità empatica ha un’origine biologica,
è altresì vero che è necessaria la consapevolezza – oggi poco diffusa – di
queste forme di “contatto con l’Altro” per imparare a modulare la percezione
delle emozioni dell’altro, affinché non divengano così intense da fare entrare
“troppo in risonanza”, cosa che vanifica l’intesa e genera movimenti emotivi di
distanziamento e di rifiuto. Cari Sagittario, se vi sembra di non riuscire ad
essere abbastanza empatici, forse è perché non siete in grado di modulare la
percezione emotiva degli altri e per proteggervi attuate un eccessivo
distanziamento. Insomma, non siete insensibili, siete troppo sensibili.
Lavorate sulla capacità di sentire gli altri mantenendo i vostri confini.
CAPRICORNO - 1/7 dicembre 2024
Cari Capricorno, ecco una domanda
per voi: Attendere qualcuno che non tornerà, non è forse la causa di molte
nostre sofferenze? E allora perché attendiamo, prolungando così la pena? Credo
che la risposta sia nell’incapacità di molte persone di lasciare andare, di
mettere un punto. La perdita è qualcosa di inaccettabile per la maggior parte
di noi, soprattutto quando non siamo noi a sceglierla. Ma il punto è: siamo mai
noi a sceglierla? Io credo che, proprio perché ci spaventa, difficilmente
decidiamo volontariamente di porre fine a qualcosa. In linea di massima,
tendiamo a procrastinare fin quando è possibile ossia fino a quando qualcuno
sceglie per noi. Ed ecco che per lasciare andare dobbiamo subire una volontà
esterna: un’altra persona, gli eventi della vita, l’universo con la sua
infinita saggezza. Cari Capricorno, qualunque sia la questione, scegliete. Ogni
scelta presuppone una perdita ma ricordate che ogni perdita prevede un guadagno
da un’altra parte.
ACQUARIO - 1/7 dicembre 2024
Quando ci troviamo di fronte a
dei “doppi messaggi” (per esempio quando una persona ci dice una cosa ma coi
fatti ne dimostra un’altra, oppure quando a livello non verbale ci arriva un
messaggio diverso da ciò che la persona sta dichiarando), cerchiamo,
istintivamente, di risolvere il disorientamento e il disagio determinato da
questa ambivalenza “scegliendo” (inconsciamente) fra le due opposte
comunicazioni, quella da cui rimaniamo emotivamente più colpiti. Questo può far
emergere in noi due reazioni opposte, una di rabbia per esempio, e
allontanamento della persona, l’altra di pena, vicinanza o identificazione.
Cari Acquario, le persone possono essere ambigue (compresi voi) e non perché
vogliano consapevolmente mentire o ingannare ma perché sono, siamo, abitati da
spinte inconsce diverse e spesso antitetiche. In mancanza di una consapevolezza
profonda, queste spinte inconsce si manifestano contemporaneamente rendendoci
contraddittori e spesso poco chiari (persino a noi stessi). Vi invito ad
accettare tale ambivalenza (a cominciare da voi) e, soprattutto, a tenerne
conto quando entrate in contatto con gli altri: non esiste bianco/nero,
esistono varie gradazioni di grigio di cui tenere sempre ben conto se decidete
di entrare in relazione con qualcuno.
PESCI - 1/7 dicembre 2024
In psicologia esiste una netta
differenza tra immedesimazione e identificazione; questi due processi pur
essendo emotivamente “contigui”, sono assai diversi e ci collocano in posizioni
antitetiche: il primo ci permette di essere vicini e di portare aiuto; il
secondo ci provoca uno stato di sofferenza prossimo a quello della persona che vogliamo
aiutare. Quando siamo troppo coinvolti dai problemi di qualcun altro, vuol dire
che abbiamo abbandonato l’assetto della immedesimazione (che costituisce la
“posizione emotiva” più utile per potersi sintonizzare con un altro essere
umano) per entrare nel pericoloso territorio dell’identificazione. In questa
condizione psicologica, si finisce per provare emozioni e stati d’animo molto
simili a chi ci sta di fronte. I suoi problemi diventano – letteralmente – i
nostri perché non abbiamo messo confini; è, cioè, diventato troppo labile, fino
a scomparire del tutto, il confine fra noi e l’altro. Cari Pesci, se volete
davvero aiutare qualcun altro non potete identificarvi con lui. Vi invito a
mettere la retta distanza emotiva e liberarvi del ruolo di ‘spugna’. Se siete
nell’identificazione con l’altro, il ruolo di “soccorritore” si vanifica. Non
solo vi trovate nelle condizioni di non potere aiutare gli altri, ma voi stessi
avete bisogno di aiuto, anche se potreste non esserne consapevoli. Tenete
presente che il processo di identificazione è facilitato da fattori diversi,
uno dei primi è la vicinanza (affettiva ma anche fisica) “eccessiva” con chi
soffre.