Il
prezzo che l'intelligenza esige dai suoi eletti
– diceva Dávila - è la rassegnazione alla
banalità quotidiana. Nessuno ne è esente. Almeno così dicono. Emil Cioran
parlava di quella specie di disagio che si prova quando si cerca di immaginare
la vita quotidiana dei grandi spiriti... egli si chiedeva: verso le due del
pomeriggio, che cosa poteva mai fare Socrate? Anche se rido a pensarci,
tuttavia sono convinta, in qualche modo, che Socrate sapesse bene come
impegnare le sue ore e come fuggire dall’abbrutimento della quotidianità. Io
sostengo che sono le piccole gioie che servono da conforto alla vita quotidiana
e che l’infelicità è solo, forse, una cattiva abitudine. Cari Capricorno,
coltivate le piccole gioie quotidiane, impegnatevi a rendere ogni singolo
giorno qualcosa di lievemente memorabile, soffermatevi sui dettagli. Perché,
come scrisse Gibran, è nella rugiada delle piccole cose che il cuore trova il
suo mattino e si ristora.
Esercizio:
costruite in casa un piccolo altare dedicato alla Dea dell’Alba.
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