L’atteggiamento con cui ci disponiamo a un particolare momento influenza l’esperienza che ne faremo. Contrariamente a quanto si crede non esistono eventi positivi e negativi di per sé: la morte per alcuni può essere una liberazione, anche quando si tratta di una persona cara; la malattia un momento di guarigione personale, la riscoperta delle persone che si prendono cura di noi. Una promozione a lavoro o una vincita al lotto possono essere fonte di stress. Ciascuno di noi, nel contatto con un avvenimento apporta qualcosa di personale che cambia per sempre la struttura stessa dell’evento, come una formula chimica, che imprime nel nostro cervello, rispetto a quel momento, un valore diverso a seconda della nostra disposizione nei suoi confronti. Se noi capissimo questo, smetteremmo forse di aver paura di ogni cosa che ci accade o può accaderci, e ci riprenderemo la dignità dell potere di intervenire sugli eventi, o meglio sulla nostra personale esperienza degli eventi. Cari Ariete, divenite artefici del vostro destino. La storia forse è scritta, ma dipende da voi se raccontarla come un dramma, un pezzo comico o decantarla come una poesia.
Esercizio: leggete Esercizi di stile di R. Queneau
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