Scrive Michel Quoist: “La ferita che si nasconde senza volerla
curare per millanteria, o per falso pudore, si infetta e si allarga. Bisogna
invece esaminarla e curarla. Se tu sei «ferito» nella tua sensibilità da un
rimprovero, da una indelicatezza, da una infedeltà, da uno scacco... non
arrossire della tua emozione che non è vergognosa, non fare il «duro»
negandola, perché non è una debolezza, non passarle accanto con disprezzo,
perché essa ha la sua importanza. Scopri con franchezza la piaga, cercane la
causa: potrai, allora, curarti.” Cari Leone, è tempo di guarigione ma voi
dovrete fare il vostro.
Esercizio:
individuate il punto simbolico del vostro corpo che rappresenti una ferita che sentite,
metteteci un cerotto.
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