Oggi ho scelto per voi una poesia zen: “Uno spicciolo di limpida moneta/Compra una frittella; Lui la trangugia nello stomaco/E da allora non sente più fame.” Cari Pesci, a volte ci rifiutiamo di dare via quel poco che abbiamo, incapaci di sopportare il rischio della perdita e della separazione, e scegliamo di rimanere ‘affamati’, insoddisfatti. Spesso non siamo neanche consapevoli che una ‘semplice frittella’ può placare la nostra fame; altre volte, pur sapendolo o immaginandolo, non troviamo la forza di farlo. Io vi invito, se ‘avete fame’, a considerare di utilizzare le risorse a vostra disposizione e spendere anche l’ultima limpida moneta per occuparvi di un vostro bisogno. Pensate a ciò che serve oggi. Domani penserete a ciò che servirà domani. Cessate di vivere nella carestia.
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