Conoscete la Parabola dei talenti? Beh, potete andarla a leggere nel Vangelo secondo Matteo, ma in sostanza la parabola parla di un signore che parte per un viaggio e affida i suoi beni ai suoi servi. A un servo affida cinque talenti, a un secondo due talenti e a un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l'importo; il terzo invece va a nascondere il talento ricevuto e lo sotterra. Quando il padrone ritorna, elogia l'operato dei primi due e condanna, invece, il comportamento dell'ultimo, riprendendosi il talento donato. Talento, nell’antichità, era il nome di una moneta di grande valore, e non è un caso che lo stesso nome sia stato dato al nostro ingegno, alle nostre abilità, alle nostre inclinazioni e ai nostri doni naturali. Infatti, come ci indica la parola, i nostri sono cose molte preziose e non andrebbero lasciati nascosti. Cari Toro, non commettete l’errore di non utilizzare i vostri talenti.
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