Questa settimana l’oroscopo è ispirato all’Atlante delle emozioni umane di Tiffany Watt Smith.
L'apatia viene definita come qualcosa più della pigrizia o
della svogliatezza. È una generale perdita di senso o motivazione al vivere,
quella indifferenza vacua che può sorgere in noi quando ci sentiamo sommersi
dalle cose. Viene spesso messa in relazione con il senso di sconfitta, con la
paralisi e la svogliatezza che possono arrivare quando pensiamo che i problemi
siano a carico di qualcun altro. Ma duemila anni fa, i filosofi le attribuivano
un ruolo ben più nobile. Lo stoicismo insegnava che la apatheia era essenziale a una società equa e armoniosa. La parola
deriva da a (senza) e pathos (passione) molto diversa dalla
fiacca inerzia che tutti noi conosciamo (fin troppo bene). Secondo gli stoici, affinché
le persone agissero in maniera giusta e razionale, andavano tenute sotto controllo
emozioni come la rabbia e la gelosia. L'obiettivo della pratica stoica era
imparare a bloccare i propri sentimenti al loro primo emergere involontario,
decidendo in maniera consapevole di negar loro il permesso di sbocciare. Gli stoici
non credevano che tutte le emozioni fossero un male; Marco Aurelio descriveva
lo stoico perfetto come: pieno d'amore e tuttavia libero dalle passioni. Erano
solo alcune delle emozioni con il maggior potenziale distruttivo che andavano
contenute per il bene della collettività. Cari Ariete, vi invito ad essere
apatici, non in maniera ‘moderna’ ma in maniera stoica!
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