L’oroscopo di questa settimana è ispirato al libro Atlante delle emozioni umane di Tiffany Watt Smith.
Scrive Samuel Beckett ne La Fine: “Era la prima volta che desideravo qualcosa da molto tempo, e l'effetto su di me fu terribile.” La storia dei nostri desideri è la storia di come perdiamo noi stessi nel tentativo di realizzarli. Che l'oggetto del desiderio sia una persona, una cosa, o un elemento intangibile, come la fama o la gloria, è da molto tempo che agli esseri umani viene ricordato come spasimare o agognare qualcosa possa portare alla perdizione. Forse è la vicinanza tra il desiderio e la paura che può farcelo sembrare, per usare le parole di Beckett, tanto terribile. Parte di quanto rende il desiderio così difficile da sopportare deriva dal senso di frustrazione o delusione che spesso lo accompagna. Ma forse, più nascosta, c'è la forma particolare di vergogna che lo contraddistingue: desiderare qualcosa ci smaschera costringendoci ad ammettere che ci manca qualcosa, e che non è facile ottenerlo. E, soprattutto, che potremmo non ottenerlo mai. Cari Acquario, smettete di avere paura e cominciate a desiderare. Salutate Beckett e fate vostro sia il motto di Alfieri: Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Siate temerari.
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