31 dic 2024

E anche il 2024 è giunto alla fine...

Siamo alla chiusura dell’ennesimo ciclo, e come ogni chiusura che si rispetti, è necessario lasciare andare il vecchio per fare spazio al nuovo. E, alla vigilia di un nuovo inizio, voglio salutare il 2024, portandovi in dono le parole di Francesca Pachetti e della sua Raccontadina.

“Vi auguro il coraggio della rete vuota, di mostrarvi tali davanti alla speranza del pescatore. 

Vi auguro il coraggio delle sue maglie, vicine, ma larghe abbastanza per lasciar scivolare tutto quello che non serve, senza alcuna resistenza. Lasciar andare senza alcun attrito. Lasciar fluire. 

Vi auguro la sua bellezza, il suo portarsi in dono per quello che è: una rete. La sua lealtà di non fare promesse di pesce, né oggi, né domani. Mai. 

Vi auguro di riuscire a restare vuoti, nudi e appesi come lo siamo stati tutti il primo giorno e come lo saremo l'ultimo, spogliati di tutte le falsità, le inutilità; di non badare alle aspettative del pescatore e neanche a quello del pescivendolo, di rinunciare alle mani sempre piene. Il coraggio, sempre, dell'incertezza. Penzolare. 

Vi auguro la fedeltà della rete, di riuscire a dire ‘No, oggi non ho niente, oggi non ho avuto alcun potere’. 

E poi vi auguro la strada, quella che magari non porta niente, in nessun luogo, ma ti lascia lì, in mezzo tra terra, cielo e mare a vedere il miracolo. Dio. 

Ah, e vi auguro anche la speranza del pescatore, di provarci sempre, anche quando le onde sono alte. Molto alte.”


 

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