I traumi, e le tracce dei traumi,
non si eliminano mai definitivamente; si vedono, si riconoscono e si accettano.
Le nostre ferite sono parti connotative di noi, e ciò che possiamo fare al
riguardo è imparare ad abbassarne il volume e non lasciare che decidano per noi.
Il trauma non può essere cancellato ma può essere ridimensionata la sua portata
nella nostra vita. Per farlo, è necessario integrare tutte le parti di noi che
abbiamo rimosso e imparare a dare loro diritto di cittadinanza. Cari Leone, quali
parti di voi stanno chiedendo asilo? Parti forse che non vi riconoscete o che
non volete ammettere perché non vi piacciono? L’unico modo per cominciare ad agire,
affrancandovi dalle risposte automatiche indotte dalle ferite, è ascoltare
quelle parti e concedergli diritto di cittadinanza dentro di voi.

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