Delle
buone scuse, ha detto Randy Pausch, sono composte da tre parti: mi dispiace, è
colpa mia e cosa posso fare per rimediare. La maggior parte della gente salta
questa terza parte, perché? Per egoismo o superficialità certo, ma più spesso,
io credo, per via del senso di colpa. A nessuno piace rendersi conto di essersi
comportato male; genera disagio e la prima reazione è andare oltre. Quindi ci
si scusa, nel migliore dei casi si ammette la colpa, e poi si fa finta di
niente. Al centro di questo atteggiamento c’è “il mio dispiacere”. Io sono
dispiaciuto e Io non voglio più esserlo; Io ho chiesto scusa e Io ora ho la
coscienza a posto. Cari Cancro, tutti sbagliamo. Quando avviene, la cosa
migliore che si può fare è concentrarsi sulla persona che ha ricevuto l’offesa.
Imparate a sostenere il senso di colpa e chiedete: che posso fare per
rimediare?
Esercizio: immaginate tre
modi divertenti e un po’ surreali per chiedere scusa a qualcuno.
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