Le
emozioni, per loro natura, sono transitorie, hanno un ciclo vitale più o meno
breve ma, sicuramente, a tempo determinato. Così vale per la tristezza e,
finanche, per il dolore, seppur di più lunga durata. La prossima volta che vi
sentirete tristi, dunque, non fatevene una colpa ma pensate che state attraversando
una tappa naturale di recupero dopo una perdita o un fallimento grazie alla
quale potrete imparare cose nuove sul mondo e sui voi stessi. Non dimenticate
mai il valore intrinseco delle emozioni che ci informano su quanto sta
avvenendo, dandoci preziosi spunti di riflessione e inducendoci ad un’azione
adattiva all’ambiente. Accogliete la tristezza con la stessa equanimità con cui
abbracciate la gioia. Sono entrambe preziose.
Esercizio: disegnate una
faccia triste e una felice con i fondi del caffè.
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