Scrive Edmond Rostand: “E persero un giorno la stella. Com’è
possibile perdere la stella? Per
averla fissata troppo a lungo…” Quando
fissiamo a lungo qualcosa a un certo punto diventa sfocata e gli occhi ci
bruciano, perché i nostri occhi non sono fatti per incantarsi e neanche la
nostra mente. Se un pensiero diventa eccessivamente ripetitivo è probabile che
stiamo cedendo all’ossessione dietro l’illusione di poterlo risolvere se solo
ce ne occupiamo un altro pò. Cari Vergine, vi invito a combattere l’incanto,
quella condizione di sospensione del tempo in cui siamo fissati su un oggetto,
un fatto, una preoccupazione. Lasciate che il tempo riprenda a scorrere così
che possa, nella sua immensa saggezza, portarvi nuovi e risolutivi elementi.
Esercizio:
per 24 ore, portatevi una clessidra ovunque andate e mettetela sempre in modo
che possiate vederla. Giratela tutte le
volte che vi ricordate in modo che la sabbia resti ferma il meno possibile.
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