Una volta conosciuta, anche confusamente, la
vocazione personale
– scrive Carlo Gnocchi – deve essere
rispettata fedelmente e coerentemente obbedita. Naturalmente ciò è più
facile a dirsi che a farsi, ma il fatto che sia difficile non è una ragione
sufficiente per non farlo. Cari Leone, scoprire la propria vocazione è come
vincere al superenalotto, ma perseguirla è molto, è quasi un miracolo. Il punto
è comprendere che gli artefici di quel miracolo siete soltanto voi, e nessun
altro. Se avete vinto alla lotteria, sta a voi decidere cosa farci di quei
soldi. Il mio consiglio è: non li sperperate, trovate la vostra chiamata e
ispirate gli altri a trovare la loro.
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