Per accorgerci a quali paure
possiamo rinunciare, quali preoccupazioni possono essere lasciate andare è
necessario vederle. Ci dobbiamo, innanzitutto, allenare a riconoscere qualcosa
che sorge spontaneamente e, altrettanto spontaneamente, prende il sopravvento.
Ma per poter vedere, la prima cosa che serve è di non essere identificati con
quel pensiero, quella convinzione o quell’emozione perché, se siamo
identificati, non c’è spazio per una diversa consapevolezza. Cari Pesci,
addestratevi a creare, tra il flusso dei pensieri costanti e la vostra
possibilità di riconoscerli, uno spazio, perché senza quello spazio non potrete
distinguerli. Siate costanti nel creare questo spazio anche solo per potervi
chiedere: qual è la cosa peggiore che potrebbe capitare?
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