1 gen 2018

Oroscopo 2018 - Leone

"E ancora uno scricchiolio mi avvisava
di uno splendido crollo imminente.
Lo scricchiolio era dolcissimo
il vacillare era dolcissimo
tutto era come un lungo addio." M.G.


©Giovanni Auriemma
Cari Leone, quanti cambiamenti negli ultimi anni! Non per tutti? No, probabilmente no. Sarebbe più esatto dire: quante opportunità di cambiamento negli ultimi anni. Perché ciascuno di noi ha avuto l’occasione di vedere la propria vita prendere una svolta. La questione è se la svolta l’avete scelta o vi è arrivata tra capo e collo e, poi, capire che cosa ne avete fatto di quella svolta. Vi ci hanno spinto a forza e avete arrancato maledicendo un destino avverso o vi siete rimboccati le maniche alla ricerca di nuove opportunità? È tutta qui la diatriba. Chi ha avuto la forza, l’audacia e l’intraprendenza di cogliere i segnali, forse ora poserà i primi mattoni, le basi per un nuovo edificio. Un reame, può darsi. Chi ancora si sta dibattendo, dovrà decidere che cosa fare. Siete caduti nella rete, dibattervi non farà che stringere ulteriormente le maglie. 

Avete giocato una lunga partita a Monopoly, con imprevisti e probabilità, e qualcuno è finito in carcere senza passare per il via. Alcuni sono rimasti fermi un giro, altri hanno comprato Parco della Vittoria, c’hanno costruito sopra, per poi perderlo di nuovo. Forse i colpi di scena, a questo punto, sono finiti. Forse i rovesci imprevisti sono arrivati al capolinea. Ma la domanda è: vi siete divertiti giocando? Perché, alla fine della fiera, solo questo conta. Temo che non tutti si siano divertiti. Temo che per molti, più che di cambiamenti si sia trattato di stravolgimenti, e a nessuno piace essere stravolto. Però, miei cari, voglio dirvi una cosa: quando ci ostiniamo a tenere in vita una brace, soffiandoci sopra, senza andare a cercare qualcosa da cuocervi, stiamo operando uno spreco sia di tempo che di fiato. A quel punto, io dico, una bella ondata - che arrivando spenga tutto definitivamente – non è forse una benedizione? Non era necessario che qualcosa vi facesse desistere inducendovi a cercare da un’altra parte? 

Ora che vi siete alzati, chi prima chi dopo, la domanda è: come va la ricerca? Perché presto arriverà di nuovo il tempo dello stanziamento. Potrete costruire qualcosa, forse un albergo su Parco della Vittoria, forse no. Non temete di pescare la carta ‘vai in prigione’; Assagioli compose una delle sue cose più belle proprio quando fu arrestato. Egli scrive, nelle sue riflessioni dal carcere: “Capii che ero libero di assumere uno fra molti atteggiamenti nei confronti di questa situazione, che potevo darle il valore che volevo io, e che stava a me decidere in che modo utilizzarla.” Voi in che modo avete deciso di utilizzarla? Inizia il tempo della ricostruzione. Sarà lunga e non priva di fatica, vi avverto. Qualunque impresa, d’altronde, soprattutto le più imponenti, richiedono una dose di sforzo. Quel che conta è il risultato, che è tanto più appagante quanto più ci è costato. Dovrete lavorare, dovrete impegnarvi. Ma ciò che posso dirvi è che se affinerete le competenze, e applicherete metodo, disciplina e un po’ di sudore della fronte, il trionfo vi attenderà alla fine del viaggio.

Nessun commento:

Posta un commento