La terra è un posto buono. Credi.
C’è conseguimento
Attendi. Doni per te. Ciò che è,
ha un lato
che svetta e uno radicato
nell’ombra.
Sii così. Sia di te questa legge.
Un lato
che svetta e uno di radici.
M.Gualtieri
M.Gualtieri
©Giovanni Auriemma
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Non esistono anni buoni e anni
cattivi, non esistono segni fortunati e altri no. Ognuno ha la sua storia, la
sua biografia e le contraddizioni tra persone appartenenti a uno stesso segno
possono essere centinaia, per questo in molti contestano l’astrologia. Per
questo io, invece, contesto le generalizzazioni. Perdere il lavoro è un evento
brutto, in linea di massima. Nessuno vi augurerebbe di essere licenziati,
eppure per alcuni la perdita del lavoro è l’inizio di qualcosa di bello, di una
nuova vita. L’occasione di dedicarsi a ciò che si ama. Per me è stato così. Per
altri è una vera tragedia, è l’inizio della fine. Non parliamo delle frasi fatte
sulla maternità. Quando diventi madre, allora capisci cosa vuol dire, ti
dicono; eppure il mondo è pieno di madri che non hanno mai sviluppato quel
fatidico senso materno tanto decantato. E dunque? Niente è vero in assoluto,
niente risponde a leggi universali incontrovertibili, dunque perché dovrebbe
l’astrologia? Perché ci si aspetta che l’astrologia, unica nell’universo,
risponda a una legge di assolutismo che nessun altro fenomeno segue?
Pertanto
potrei dirvi che quest’anno il vostro segno riceve influssi positivi, il
trigono di Giove, insieme al sestile di Urano e Saturno sembrano dirvi che
avrete opportunità, colpi di fortuna e predisposizione a farne qualcosa di
duraturo, ma sarà vero? Quanto di quello che possiamo realizzare si realizza
davvero se noi non ci mettiamo del nostro? E quanto di quello che ci capita è
davvero un colpo di fortuna se noi non ci accorgiamo che lo è?
Il fatto è che
nella vita esistono due verità assolute: la prima è che abbiamo il potere di
cambiare le cose cambiando la nostra prospettiva e che nove cose su dieci
dipendono dalla nostra determinazione e dalla nostra capacità di cambiamento;
la seconda è che la decima di quelle cose è al di là del nostro potere, perché
siamo potenti ma non onnipotenti, e quello è lo spazio entro il quale non
abbiamo scelta, possiamo solo venire a patti con realtà, poiché maledirla non
porta a nulla di buono o di utile. Si tratta di mettere assieme la volontà, di
voler cambiare le cose, con l’umiltà di accettare quando le cose non possono
essere cambiate. Cogliere il confine sottile tra queste due verità è cosa assai
ardua. Solitamente o ci ritiriamo troppo presto e ci ostiniamo oltre il dovuto.
È una questione di equilibri, e di saper cogliere i segnali.
Cari Pesci, vi
auguro che questo sia l’anno in cui affinerete l’arte di cogliere i segnali.
Sarete ben sostenuti. Io non posso dirvi come andrà ma posso certamente dirvi
se il terreno su cui lavorerete sia fecondo. E lo è. E posso provare a fare una
previsione meteorologica che, pur non avendo garanzie assolute, può farci
sperare in una pioggia fertile e in un sole rigenerante. Dal mio punto di
vista, il clima sarà mite e piacevole, ciò non significa che non incontrerete
ostacoli, certo che no, e non ve lo auguro neanche perché gli imprevisti sono
il sale della vita, e non auspicherei mai per voi una vita insipida. Tuttavia,
credo che ci siano momenti nella vita in cui le cose scorrono un po’ più
agevolmente di altri, e mi auguro che il 2018 sia questo per voi, un’oliatura
degli ingranaggi; una messa a punto del motore. Un trampolino di lancio. A
volte non si vede la parte gioiosa della vita finché non è tardi. È questa, qui
e ora. La state vivendo.
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