Un editore inglese ha pubblicato
un calendario per chi si sente perseguitato dalla sorte. Per ciascun giorno è
indicato un tragico avvenimento del passato così, chi lo sfoglia, può percepire
la proprie disgrazie come più sopportabili. Funzionerà? Secondo me si e no. È
vero che la consapevolezza delle disgrazie altrui ridimensiona le nostre, ma è altresì
vero che se bastasse pensare al peggio, nessuno starebbe male, perché c’è
sempre qualcuno che sta molto peggio di noi. Allora qual è la verità? Cari
Arieti, la verità è che dobbiamo sentirci liberi di onorare le nostre
difficoltà, ricordando, al contempo, la sofferenza presente nel mondo; e senza
che questo ci privi del nostro diritto lamentarci, ci potrà aiutare a guardare
la nostra realtà da una diversa prospettiva. Allenate un’auto-compassione
benevola e fiduciosa nel meglio.
Esercizio:
chiedete a 3 persone che conoscete superficialmente di raccontarvi il loro più
grande dolore.
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