Che
la violenza generi violenza, e la rabbia produca risentimento è una cosa oramai
risaputa che nessuno, però, si prende la briga di approfondire. Siamo troppo accalorati
a sostenere discussioni per fermarci a riflettere sulle conseguenze di tanto
bisticciare (con l’altro o dentro la nostra testa). Seguitiamo a reagire alle
critiche con le critiche, agli attacchi (o presunti attacchi) con altri attacchi.
E via via, in un crescendo senza fine, ci lasciamo trasportare dalle emozioni
negative fino alla disfatta. Tuttavia l’odio genera odio, il rancore altro
rancore, e da questo non si scappa. Cari Cancro, risolvete l’equazione uscendo
fuori dagli schemi e scegliendo una via alternativa. Non so dirvi qual è ma
sapendo quale evitare non dovrebbe essere difficile trovarla. Uscite dal loop
della re-azione emotiva.
Esercizio: prendetevi 24
ore per rispondere a un evento. Ma non più di 24.

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