Un
sorriso vero è ben riconoscibile da un sorriso ‘falso’. In un sorriso vero gli
occhi sono coinvolti, in particolare a livello di ‘zampe di gallina’. La differenza
tra i due tipi di sorriso è stata osservata per la prima volta nel XIX° sec. da
un medico francese, Duchenne de Boulogne, tanto che il vero sorriso di gioia
prese il nome , in seguito, di sorriso
alla Duchenne. Il semplice strizzare gli occhi sorridendo, non basta a
riprodurre un sorriso sincero, alla Duchenne,
e un buon osservatore saprà coglierne la differenza. Sono stati fatti degli
studi che hanno dimostrato l’impossibilità di riprodurre volontariamente l’espressione
degli occhi collegata a un vero sorriso. Cari Pesci, saper riconoscere un
sorriso sincero da uno che non lo è, è un’utile competenza; vi invito a svilupparla
per non cadere in facili inganni. Siate maestri della gioia.
Esercizio: descrivete su
un taccuino, il sorriso di dieci persone che conoscete.
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