Vinicio Capossela dice che bisognerebbe
educare i bambini allo spavento, perché lo spavento è pedagogico, è salutare, (fa
passare pure il singhiozzo!); e infatti nella fiabe c’è sempre un evento
spaventoso, un cattivo spaventevole. Lo spavento però è cosa ben diversa dalla
paura che, invece, è paralizzante. Per paura, la gente è disposta a rinunciare
ai suoi stessi diritti. E con la paura arriva la peste. L’unico modo per
vincere la peste, sono i miracoli che, ahimé, al giorno d’oggi sembrano sempre
più scarseggiare. Cari Cancro, vi invito a compiere il miracolo perché se
smettete di provarci vuol dire che la paura ha sopraffatto anche la speranza. E
questo non potete permetterlo.
Esercizio:
recitate in piedi e a voce alta, per 3 volte, la seguente filastrocca: Lupo nel buio che mi spaventi, sei fatto di
peli, sei fatto di denti, ma nella luce sole splendente, lupo sei fatto di
niente!
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