Clicca per leggere l'ntroduzione all'oroscopo annuale 2019: Perché le fiabe?
«Ogni fiaba è uno specchio magico
che
riflette alcuni aspetti
del
nostro mondo interiore,
e i
passi necessari per la nostra evoluzione
dall’immaturità alla maturità.»
Bruno
Bettelheim
I
desideri ridicoli di Charles Perrault

Cari Sagittario, quest’anno anche voi
incontrerete Giove nel bosco (sempre che siate disposti ad andarci nel bosco)
ma la domanda è: saprete cosa chiedergli? Questo è il punto. C’è un famoso
detto che dice, attento a ciò che desideri perché potresti ottenerlo, che a mio
avviso ha molto a che fare con la responsabilità. Siamo abituati a desiderare
la felicità, la fortuna, l’amore, come se questi fossero concetti astratti. Ma
la felicità non è una nozione ideale e intangibile, è un attitudine interiore,
una disponibilità a che le cose accadano. Certo, le circostanze aiutano, o
ostacolano, a seconda dei casi, ma non sono l’unico ingrediente. L’ingrediente
principe affinché i desideri si avverino è la nostra disposizione ad assumerci
la responsabilità e i rischi della loro realizzazione. Il boscaiolo non fa che
lamentarsi ma quando gli viene data l’opportunità di cambiare la sua vita, se
la prende comoda, forse per troppa prudenza ma più probabilmente per avidità,
per il timore di chiedere ‘troppo poco’. Eppure, allo stesso tempo, sottovaluta
scioccamente l’occasione offertagli e con imperdonabile leggerezza, spreca il
suo dono, prima per gola, poi per collera, guarda caso due vizi capitali.
Il finale della fiaba ci fa intendere
che gli uomini, miseri, ciechi e
imprudenti, non sono degni di desiderare; non è loro compito perché non ne
sono capaci. Io credo invece che sia nostro compito proprio imparare a
desiderare, ossia smettere di delegare il nostro destino, la nostra fortuna al
di fuori di noi, a un Dio benevolo (o malevolo), ai transiti dei pianeti, agli
uomini che ci governano o al caso (favorevole o avverso che sia).
La storia del boscaiolo ci ricorda
piuttosto che quando abbiamo un’opportunità, sotto qualunque veste si
manifesti, abbiamo il dovere di onorarla assumendoci la responsabilità di
scegliere cosa farne perché, come dice Ben Parker a Spider man: «Da un grande potere derivano grandi
responsabilità.» Poter esprimere tre desideri è un potere enorme e come
tale non può essere mosso dall’ingordigia o dall’avidità, perché questo
equivale a disonorare il dono ricevuto e ci conduce, inevitabilmente, alla
disfatta, intendendo con disfatta che, come nella fiaba, tutto resta invariato.
Cari Sagittari, Giove vi attende nel
bosco ma se la vostra speranza è che sistemi tutto magicamente allora siete
tanto ingenui quanto il nostro boscaiolo. Se c’è una cosa che appare evidente
in questa fiaba è che nessuno può cambiare la propria vita senza mettere in
campo una volontà personale, anche semplicemente esprimendo un desiderio (ma la
fiaba ci insegna che esprimere un desiderio non è scontato come sembra): è qui
il punto focale del racconto. Giove avrebbe potuto semplicemente cambiare la vita
dell’uomo in meglio, per esempio rendendolo ricco, invece gli affida un
compito, gli delega la responsabilità del suo destino: io eseguo ciò che tu vorrai, ma sarai tu a scegliere. Hai tre desideri.
Perché lo fa? Proprio per dimostrare a l’uomo che è facile lamentarsi ma molto
meno facile prendere in mano la propria vita.
So per certo che alcuni di voi hanno
motivi seri per lamentarsi, vere e proprie sofferenze. Ma il cuore di questa
fiaba è che oltre la fatica, il dolore, la povertà, arriverà sempre qualcuno
commosso dalle vostre doglianze ad offrirvi un dono. Come e dove questo
qualcuno si presenterà è difficile prevederlo. Se voi sarete pronti ad
accoglierlo, ancora meno. Ma certamente, se non vi assumerete la responsabilità
del cambiamento e del desiderio, se rimarrete incantati nell’idea che sia
qualcun altro (la vita, dio, le stelle) ad avere la responsabilità di ciò che
vi accade o non vi accade, allora la risposta è no: non sarete pronti.
Se invece, come in ogni fiaba che si
rispetti, saprete affrontare e superare le peripezie lungo il cammino, le
difficili prove che la vita vi ha posto nell’ultimo anno, allora potrete
sfruttare l’opportunità che Giove vi prospetta, al meglio delle sue
potenzialità, facendo dei tre desideri la chiave della vostra riuscita.
Ciò che è indispensabile – e al
contempo arduo – è capire che la fortuna non si presenta quasi mai sotto vesti
scontate è quindi vostro compito riuscire a trovare il modo di trasformare ciò
che appare in ciò che è. Nelle fiabe, il destino dei protagonisti si svolge
sempre tra colpi di scena e imprevisti ma, a differenza del boscaiolo, l’eroe
della fiaba non manca di cogliere l’occasione e fa degli eventi una risorsa e
un insegnamento, e – alla fine – conquista sempre il trono, l’amata, il regno.
L’eroe della fiaba non indietreggia di
fronte al destino avverso, forse perché sa in cuor suo che non esiste un
destino avverso, esiste solo quel che è e, con quel che è si può costruire
sempre quel che vogliamo che sia. Basta solo avere fiducia e continuare a fare
del proprio meglio.
Allora io vi auguro che i vostri tre
desideri quest’anno siano la serenità di
accettare le cose che non potete cambiare, il coraggio di cambiare le cose che
potete cambiare e la saggezza per riconoscere la differenza.
Clicca qui per leggere la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.
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