Clicca per leggere l'ntroduzione all'oroscopo annuale 2019: Perché le fiabe?
«Ogni fiaba è uno specchio magico
che riflette alcuni aspetti
del nostro mondo interiore,
e i passi necessari per la nostra evoluzione
dall’immaturità alla
maturità.»
Bruno Bettelheim
La
piccola fiammiferaia, di Hans Christian
Andersen

La protagonista di questa triste fiaba
è una ragazzina che vive tra persone che non si curano di lei e che, mancando
di qualunque attenzione alle sue necessità e alle sue potenzialità, la lasciano
da sola al buio e al freddo. Nel tentativo vano di portare a termine ciò che le
è stato ordinato, ella tenta di riscaldarsi come può, sprecando, di fatto,
l’unica risorsa che ha. Incapace di comprendere la futilità del suo gesto, si
accontenta di un fuoco effimero, scelta che di fatto si rivelerà fatale. La
fiaba si conclude in verità dicendo che ella viene ritrovata con le guance
rosse e il sorriso sulle labbra, a intendere che è morta felice, tra le braccia
della nonna, ‘nella gioia dell’anno
nuovo’. Ma questa è solo un’illusione.
Questa fiaba ci parla piuttosto del
pericolo di circondarsi di persone che non ci sostengono o che addirittura
ostacolano i nostri progetti, la nostra arte, la nostra vita. La mancanza di
sostegno può raffreddare pericolosamente la psiche e congelarci nell’angoscia,
nel senso di inutilità o nella collera. A volte, al posto dell’indifferenza o
del giudizio, riceviamo uno sterile conforto, che in nessun modo contribuisce a
darci nutrimento (o calore). Qual è la differenza tra conforto e nutrimento? Se
a una pianta che mostra segni di sofferenza perché posta in un luogo buio noi
rivolgiamo parole dolci senza trovarle una sistemazione più adeguata, questo è
conforto. Se la portiamo alla luce, dandole acqua, questo è nutrimento.
Cari Scorpioni, se doveste accorgervi
di trovarvi tra persone che non si curano di voi, che non vi sostengono, che
trascurano di darvi acqua e luce, forse è giunto il momento di valutare se
allontanarvi. Acqua e luce è vostro compito procurarvele ma per farlo è
necessario spostarsi. Se chi vi circonda vi impedisce di fiorire, ribellatevi.
Non sprecate i vostri fiammiferi crogiolandovi nella fantasia che qualcosa di buono
prima o poi accadrà, non vestite di stracci. Toglietevi dal gelo e muovetevi
verso il sole, verso luoghi, situazioni, persone in grado di sostenervi della
vostra fioritura.
Come la piccola fiammiferaia, quando
siamo congelati nella psiche, quando la vita creativa si spegne lentamente,
tendiamo a elaborare sogni ad occhi aperti sul “come sarebbe se”, ma queste
fantasie sono letali perché, proprio come la protagonista, ci ottundono e ci
bloccano in situazioni compromettenti che prima o poi ci sopraffanno. È così,
che senza neanche accorgercene entriamo in un sonno prolungato e la nostra
creatività si affievolisce poco a poco (proprio come i fiammiferi) fino a
estinguersi.
La piccola fiammiferaia si dedica a un
commercio insensato, poiché vende l’unica cosa che potrebbe tenerla al caldo.
Vaga per le strade e prega i passanti di comprarle i fiammiferi: offre la luce
a poco prezzo. Prega che qualcuno acquisti un grandissimo valore in cambio di
una modestissima ricompensa (un penny). Ma vendere un valore in cambio di poco
produce un solo terribile effetto: un’ulteriore perdita di energia. La
protagonista della nostra fiaba decide di accendere i fiammiferi, usa le sue
risorse per fantasticare invece che per agire. Usa la sua energia per qualcosa
di effimero. E questo è ciò che accade quando, affascinati da mille sogni, non
ci preoccupiamo di agire per realizzarli.
È in queste condizioni che appare la nonna affettuosa e gentile, un pericolo
mortale, l’ottundimento che trascina la bimba dal sonno alla morte. Un sonno
che simboleggia la compiacenza con cui tendiamo a dirci che va tutto bene, che
possiamo sopportare, che non è grave, che c’è ancora tempo (un altro fiammifero
da accendere contro il freddo). È il torpore della fantasia nociva in cui
speriamo che ogni pena magicamente sparirà.
Voi, quest’anno, potete smettere di
sperare, non per rassegnarvi, al contrario, per andare alla ricerca delle
condizioni che possano far fiorire la vostra vita creativa e portare le vostre
risorse là dove possano essere accolte e sostenute. Non cedete al gelo della
notte, al bisogno e all’avvilimento. Non lasciatevi incantare da fuochi fatui.
Custodite i vostri tesori, le vostre preziose risorse - i fiammiferi - con cura. Essi rappresentano la fiamma della
creatività, la vostra luce interiore e con essa potrete scaldarvi per sempre se
solo saprete coltivarla. Quest’anno le vostre possibilità si moltiplicano, c’è
ricchezza, abbondanza ma solo a patto di non svendervi. Se accettate di cedere a
poco prezzo ciò che per voi è prezioso, allora anche gli altri ne sminuiranno
il valore. Sappiate onorare i vostri doni, le vostre capacità, convincendovi di
poter puntare molto più in alto. C’è un traguardo che vi attende e non lo
raggiungerete rimanendo lì seduti a consumare fiammiferi.
Questo articolo deve molto a Donne che corrono coi lupi, di C.P.
Estes.
Clicca qui per leggere la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.
Clicca qui per leggere la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.
Nessun commento:
Posta un commento