Uno dei nostri compiti più ardui, come essere umani, è dare un
senso al dolore, accendere luci. Gli eventi, le emozioni, sono come visitatori
che di volta in volta ci abitano e che restano anche quando non sono presenti;
restano fissati nei riflessi delle finestre, nelle sale che attendono, nelle
ombre che proteggono o spaventano. Sono ricordi-fantasma che infestano le
nostre stanze interiori. Liberarsi di questi riflessi non sempre è facile. Significa
liberarsi dai pregiudizi, dalle apparenze, da quello che possono pensare gli
altri. Significa sapere chi si è e proseguire a testa alta, perché a volte
siamo noi stessi a porci dei limiti, prima ancora che lo facciano gli altri. Cari
Gemelli, come direbbe Melville, non cercate sulla mappa: i veri luoghi non ci
sono mai. Voi siete la mappa, e siete tutto ciò che vi serve per
orientarvi.
Buona sera.
RispondiEliminaLa passione per il suo lavoro si sente forte e ci sono verità nelle verità, per quanto riguarda il mio percorso di vita e le sue scritture a volte da rabbrividire . Manca il segno dei duali questa settimana e la prego di scusarmi se glielo fatto notare e non'è una sua mancanza. Grazie mille e buon proseguimento.
Ciao anonimo,
EliminaGrazie per i bellissimi complementi ma soprattutto grazie invece di avermi fatto notare la svista! Erano sfuggiti, soliti gemelli birichini. 😉
Se vai ora, ci sono.
Buona domenica