8 gen 2017

Oroscopo 2017 - Cancro

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Quest’anno ho abbinato ad ogni segno un grado sabiano, con la relativa interpretazione di Dane Rudhyar. Lascio a voi il compito di un’ulteriore interpretazione, poiché la forza dei simboli sta in ciò che essi ci rimandano di noi stessi. Per cui, anche stavolta, vi lascio un esercizio. Fatevi ispirare dal grado sabiano abbinato al vostro segno e traducetelo in un messaggio personalizzato che porterete con voi, scritto su un foglietto.

1° IN PIENO MARE I MARINAI DI UNA NAVE AMMAINANO LE VELE E CAMBIANO BANDIERA
Una crisi di autorità che tende a sottomettere l’Io personale e a fargli ricentrare il proprio campo di esperienza in funzione di una giusta finalità.

Dice Liz Greene: “è ironico quanto paradossale il fatto che la sincera accettazione di ciò che non può essere cambiato sia spesso una delle chiavi per un vero e profondo cambiamento della psiche”. Ebbene, la grande sfida, però, sta nel capire cosa non può essere cambiato, e dunque accettare la realtà, e cosa invece è in nostro potere cambiare. Il trucco è tutto lì. Temo che il più delle volte ci inganniamo grandemente ostinandoci a non accettare l’inevitabile e disinteressandoci per lo più di ciò che invece attiene alla nostra responsabilità. 

Cari Cancro, questo è il nocciolo della questione e la grande sfida di questo 2017. La vostra natura più autentica è illimitata e infinita ma quanto più continuerete a legare la vostra identità a elementi esterni tanto più le vostre certezze verranno minate al fine di nuove e più ampie possibilità di essere. In qualche modo si rende necessaria una morte dell’ego, di una parte di voi che spesso coincide con l’immagine che conoscete e su cui fondate il vostro senso di identità e, soprattutto, le vostre sicurezze. Lo so che fa paura, è una paura lecita, ma la paura nasce da una errata percezione di ciò che siete come se tutto si limitasse e si esaurisse in ciò che conoscete. E non è così. Dentro di voi si celano ricchezze segrete e solo oltrepassando i confini di ciò che già conoscete potrete accedere a quei tesori nascosti. Ciò richiede la forza del cambiamento, vale a dire il coraggio di lasciare le sicurezze, e la capacità di discernere quali eventi sono al di là della vostra portata e quali invece sono in vostro potere. 

Dice la preghiera della serenità: «Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per riconoscere la differenza.» La differenza non è poi così difficile da riconoscere: avete il potere su tutto ciò che attiene a voi stessi e non ne avete su tutto quello che riguarda gli altri. Si tratta dunque di tracciare una linea di demarcazione tra il potere e l’abuso di potere ricordando che noi tutti siamo divini ma nessuno è onnipotente. Vi è in ciascuno di noi l’impossibilità di controllare gli eventi ma la possibilità di decidere come rapportarci ad essi spianando la strada per un processo di profonda trasformazione che vi condurrà all’origine del vostro Sé. Per ricontattare questo nucleo originale e autentico di ciò che siete occorrerà effettuare una discesa in cui la vita tenderà alla completezza rompendo i limiti e gli attaccamenti dell’ego e recuperando le parti di voi che sono state escluse dalla coscienza al fine di divenire integri. Riscoprirete così fantasmi rimossi e potenziali inutilizzati che vi condurranno a una nuova, scintillante versione di voi stessi. A patto che sappiate coltivare due elementi fondamentali: umiltà e onestà. 

Dunque, ammainate le vele e cambiate bandiera, è ora di ricentrare il vostro campo di esperienza e sottomettere l’ego in funzione di una giusta finalità.

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