Scrive Italo Calvino: Quell’unica convinzione che mi spinge al
viaggio tra le fiabe è che io credo questo: le fiabe sono vere, sono i
cataloghi dei destini che possono darsi a un uomo o a una donna. Questo è il
motivo per cui quest’anno ho scelto le fiabe come tema per il mio oroscopo del 2019, perché
sono vere. Sono vere perché rappresentano, come dice Marie Louise Von Franz, modelli di vita psichica. Si basano su
funzioni universali della psiche cui possiamo accedere attraverso le fiabe.
Le fiabe esercitano da sempre un grande
fascino. L’intreccio degli avvenimenti smuove sentimenti ancestrali e universali
- la paura di essere abbandonati, uno stato di pericolo, sentirsi disprezzati, svolgere
un compito impossibile per salvarsi - e attraverso la personificazione di
aspetti oscuri e profondi della psiche, ammaestrano e indicano dei percorsi di
evoluzione risvegliando energie a noi sconosciute.
Una fiaba è un racconto delle meraviglie, dove il
naturale e il soprannaturale si incontrano senza difficoltà e senza cesure:
uomini, animali, incanto e incantato, re e figure fantastiche, tutti insieme nel
medesimo universo. Lo svolgimento conduce a risultati che contrastano con la
realtà quotidiana ma che nascondono elementi preziosi alla comprensione delle
leggi dentro e fuori di noi. La fiaba fa parte del nostro patrimonio genetico e
senza di essa – afferma Calvino – l'uomo non può sopravvivere. “In questo sommario disegno, c’è tutto: la
persecuzione dell’innocente e il suo riscatto, la fedeltà a un impegno e la
purezza di cuore come virtù basilari che portano alla salvezza e al trionfo, la bellezza come segno di grazia, ma che può essere nascosta sotto spoglie di umile bruttezza, e l’infinita metamorfosi di ciò che esiste”.
C’è un bisogno atavico dell’essere umano di narrare
e ascoltare storie. Gli uomini sono caratterizzati dalla necessità di
raccontare, che non è solo uno sfogo ma è prendere la materia prima della vita
e cercare di intravedere una direzione. Il racconto è un filare; e’ un modo per
unire passato e presente. Ma non basta il filo, bisogna cercare le
interconnessioni, la rete, il senso.
Il nostro compito è elaborare il nostro racconto in
modo autentico, genuino. E se ci capita di esagerare, di sbagliare strada, di
confondere il filo falso per quello vero, o se il filo è pieno di nodi, allora
noi dobbiamo tornare a quel filo, scioglierlo, trasformarlo e sempre seguirlo.
Quest’anno vi auguro di riuscire ritrovare il vostro
filo; districatelo se è aggrovigliato; riannodatelo se si è spezzato, recuperatelo
se sentite di averlo perso. Un augurio che è anche un richiamo a tenerlo ben
stretto quel filo, a non lasciare che qualcuno ve lo rubi, a non rischiare di
perderlo per distrazione, leggerezza, disattenzione. O, peggio ancora, per
paura.
La vita è difficile, lo so, ma non è solo difficile. E per quanto la vostra
sia complicata, ingiusta, sbagliata (apparentemente o no), una sola cosa siete
chiamati a fare (e potete fare): scrivere la vostra storia e portarla fino in
fondo, perché forse non ci sarà un e vissero per sempre felici e contenti ma
ci sarà sempre un c’era una volta per
ricominciare.
Non lasciate che gli accadimenti vi vincano. Gli eroi
delle fiabe non lo fanno. Scrivete la vostra storia.
E che qualunque cosa vi porti questo nuovo anno sia
un altro tassello della vostra fiaba.
Prima dell'oroscopo, vi invito a leggere la Solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.
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