12 gen 2020

Oroscopo annuale 2020 - PESCI


Quest’anno ho abbinato ad ogni segno un arcano maggiore del Tarot. Per voi ho scelto Le Soleil.


E se Il Sole parlasse…

"Mi rinnovo continuamente. Mentre mi consumo, dò calore a ciascun filo d'erba, a ciascun animale, a ciascun essere vivente, senza esclusioni: accetto che ciò venga chiamato Amore. Sparisco e ritorno ciclicamente. Inoltre, per entrare nel mio splendore, mi aspetto dagli esseri umani che possano seppellire il loro passato e ricominciare una nuova vita. Li aiuterò a farlo. Là dove io splendo dissolvo il dubbio, entro negli angoli più oscuri dell'anima e li inondo di luce. Spinti dal mio alito, attraverserete il fiume delle pulsioni dementi e, purificati, giungerete al luogo dove tutto cresce senza fatica.

Risplendo nel cuore della materia, sono il suo fulgore segreto, non è niente senza di me. Ma quando mi resiste, quando non mi percepisce con la sua forza vitale, è un cadavere. Continuo a impregnarla di gocce di immortalità. Per voi, figli miei, genero senza fine la gioia e l'euforia vitale. Non siate impermeabili alla mia luce eterna. Guardate quanto è basso il muro che vi separa da me. L'ho concepito così perché tutti possiate scavalcarlo, è un gioco da bambini. Al calore dei miei raggi conoscerete l'effetto vitale, nudo, sincero. Sono la soluzione a tutte le difficoltà.

Sono l'occhio puro e, nello stesso tempo, il riecheggiare del primo grido. Quella che chiamate oscurità è soltanto l'oblio della mia luce, del mio amore sempre presente. Annuncio senza mai fermarmi la fine della notte. Tutto ciò che non è chiaro non sono io. Sono il rinnovamento continuo e rigeneratore, quello che uno aspetta per tutta la vita. Mi chiamano Sole ma non ho nome, sono lo splendore raggiante dell'esistenza. Ma che cosa sono se nessuno mi riflette? (…) Che cosa sono i miei semi d'oro senza zolle di terra in cui interrarli? In realtà, il mio amore è in gran parte il mio bisogno dell'altro...

Il bambino Sole gode di ogni diritto. Cedo questi diritti all'umanità cosciente".

(La via dei Tarocchi, A. Jodorowsky)


Esistono due modi per affrontare l’esistenza umana, seguire la via già tracciata o aprirne una nuova. La prima è più sicura ma spesso meno gratificante, il secondo è un cammino complicato, non di rado impervio e richiede la capacità di procedere senza l’approvazione degli altri. Nessuno ci obbliga all’una o all’altra scelta, sta a noi intraprenderla. La via spirituale si basa sul secondo cammino ed è tipica di chi, sin da piccolo, si è sentito diverso dagli altri, estraneo, e per questo, quasi sempre, inadeguato. Non è facile sostenere il peso della propria diversità, è necessaria una buona dose di autostima e un’incrollabile fiducia, ingredienti non facilmente reperibili dentro se stessi; ma il prezzo che si paga nel disattendere la propria natura è estremamente alto, e si paga in termini di insoddisfazione, carenza di gratificazione e mancanza di un significato nella nostra vita.

La cosa più difficile del cammino interiore è il senso di profonda solitudine che generalmente lo accompagna, perché è, di fatto, un percorso abbastanza solitario in cui, a un certo punto della nostra vita, dovremo allontanarci da molte delle persone care che avevamo accanto e che non hanno fatto la nostra stessa scelta. Se già ci sentivamo strani prima, a quel punto ci sentiremo incompresi, disadattati persino. Niente sembra più corrisponderci e questo spaventa la maggior parte di noi. Come naufraghi si galleggia sull’acqua in attesa di avvistare la terra ma, per un lungo periodo, nulla appare all’orizzonte, neanche a volte l’orizzonte stesso, perché una fitta nebbia ci avvolge.

Talvolta, se siamo fortunati, durante il viaggio incontriamo qualche anima che, come noi, è trasportato dalla corrente alla ricerca della sua terra promessa, ma sono di solito incontri brevi e fugaci, di momentaneo sollievo. Intanto la corrente procede e ci conduce, misteriosamente, verso qualcosa. Quello che succede è che a un certo punto, dopo tanto solitario vagare, incontriamo delle anime gemelle, dei fratelli, altri che, come noi, hanno fatto lo stesso percorso e che sono simili a noi in mille modi diversi. Ecco la carta de Il Sole nei tarocchi, arcano dell’unione, dell’accoglienza, della gioia e del divertimento. È la carta dei gruppi iniziatici, dell’affetto e del calore e sta a indicare che per quanto soli noi ci si possa sentire è solo perché siamo nel luogo cui non apparteniamo e, come il brutto anatroccolo, dobbiamo vagare alla ricerca della nostra ‘famiglia interiore’.

Cari Pesci, siete animali a sangue freddo e, come tutti gli animali a sangue freddo, avete bisogno del sole. Questo sole è rappresentato dal calore di persone uniche, come voi, con le quali stringere un rapporto spirituale. Non preoccupatevi se questo, ora, appare impossibile. Non lo è. È solo questione di tempo. Il vostro compito è di intraprendere il cammino, non perdere la fiducia, seguire la vostra bussola interiore, ovunque essa vi conduca (anche assumendovi dei rischi se necessario – e quasi sempre lo è) nella certezza che una volta arrivati, per quanto lungo e imprevedibile il viaggio, troverete qualcuno ad aspettarvi. E quel qualcuno sarà un’anima affine alla vostra con cui sentirvi finalmente a casa.

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