Quest’anno ho abbinato ad ogni
segno un arcano maggiore del Tarot. Per voi ho scelto Le Soleil.
E
se Il Sole parlasse…
"Mi
rinnovo continuamente. Mentre mi consumo, dò calore a ciascun filo d'erba, a
ciascun animale, a ciascun essere vivente, senza esclusioni: accetto che ciò
venga chiamato Amore. Sparisco e ritorno ciclicamente. Inoltre, per entrare nel
mio splendore, mi aspetto dagli esseri umani che possano seppellire il loro
passato e ricominciare una nuova vita. Li aiuterò a farlo. Là dove io splendo
dissolvo il dubbio, entro negli angoli più oscuri dell'anima e li inondo di
luce. Spinti dal mio alito, attraverserete il fiume delle pulsioni dementi e,
purificati, giungerete al luogo dove tutto cresce senza fatica.
Risplendo
nel cuore della materia, sono il suo fulgore segreto, non è niente senza di me.
Ma quando mi resiste, quando non mi percepisce con la sua forza vitale, è un
cadavere. Continuo a impregnarla di gocce di immortalità. Per voi, figli miei,
genero senza fine la gioia e l'euforia vitale. Non siate impermeabili alla mia
luce eterna. Guardate quanto è basso il muro che vi separa da me. L'ho
concepito così perché tutti possiate scavalcarlo, è un gioco da bambini. Al
calore dei miei raggi conoscerete l'effetto vitale, nudo, sincero. Sono la
soluzione a tutte le difficoltà.
Sono
l'occhio puro e, nello stesso tempo, il riecheggiare del primo grido. Quella
che chiamate oscurità è soltanto l'oblio della mia luce, del mio amore sempre
presente. Annuncio senza mai fermarmi la fine della notte. Tutto ciò che non è
chiaro non sono io. Sono il rinnovamento continuo e rigeneratore, quello che
uno aspetta per tutta la vita. Mi chiamano Sole ma non ho nome, sono lo
splendore raggiante dell'esistenza. Ma che cosa sono se nessuno mi riflette?
(…) Che cosa sono i miei semi d'oro senza zolle di terra in cui interrarli? In
realtà, il mio amore è in gran parte il mio bisogno dell'altro...
Il
bambino Sole gode di ogni diritto. Cedo questi diritti all'umanità
cosciente".
(La
via dei Tarocchi, A. Jodorowsky)
Esistono
due modi per affrontare l’esistenza umana, seguire la via già tracciata o
aprirne una nuova. La prima è più sicura ma spesso meno gratificante, il
secondo è un cammino complicato, non di rado impervio e richiede la capacità di
procedere senza l’approvazione degli altri. Nessuno ci obbliga all’una o
all’altra scelta, sta a noi intraprenderla. La via spirituale si basa sul
secondo cammino ed è tipica di chi, sin da piccolo, si è sentito diverso dagli
altri, estraneo, e per questo, quasi sempre, inadeguato. Non è facile sostenere
il peso della propria diversità, è necessaria una buona dose di autostima e
un’incrollabile fiducia, ingredienti non facilmente reperibili dentro se stessi;
ma il prezzo che si paga nel disattendere la propria natura è estremamente
alto, e si paga in termini di insoddisfazione, carenza di gratificazione e
mancanza di un significato nella nostra vita.
La
cosa più difficile del cammino interiore è il senso di profonda solitudine che generalmente
lo accompagna, perché è, di fatto, un percorso abbastanza solitario in cui, a un
certo punto della nostra vita, dovremo allontanarci da molte delle persone care
che avevamo accanto e che non hanno fatto la nostra stessa scelta. Se già ci
sentivamo strani prima, a quel punto ci sentiremo incompresi, disadattati
persino. Niente sembra più corrisponderci e questo spaventa la maggior parte di
noi. Come naufraghi si galleggia sull’acqua in attesa di avvistare la terra ma,
per un lungo periodo, nulla appare all’orizzonte, neanche a volte l’orizzonte stesso,
perché una fitta nebbia ci avvolge.
Talvolta,
se siamo fortunati, durante il viaggio incontriamo qualche anima che, come noi,
è trasportato dalla corrente alla ricerca della sua terra promessa, ma sono di
solito incontri brevi e fugaci, di momentaneo sollievo. Intanto la corrente
procede e ci conduce, misteriosamente, verso qualcosa. Quello che succede è che
a un certo punto, dopo tanto solitario vagare, incontriamo delle anime gemelle,
dei fratelli, altri che, come noi, hanno fatto lo stesso percorso e che sono
simili a noi in mille modi diversi. Ecco la carta de Il Sole nei tarocchi, arcano dell’unione, dell’accoglienza, della
gioia e del divertimento. È la carta dei gruppi iniziatici, dell’affetto e del
calore e sta a indicare che per quanto soli noi ci si possa sentire è solo perché
siamo nel luogo cui non apparteniamo e, come il brutto anatroccolo, dobbiamo
vagare alla ricerca della nostra ‘famiglia interiore’.
Cari
Pesci, siete animali a sangue freddo e, come tutti gli animali a sangue freddo,
avete bisogno del sole. Questo sole è rappresentato dal calore di persone
uniche, come voi, con le quali stringere un rapporto spirituale. Non preoccupatevi
se questo, ora, appare impossibile. Non lo è. È solo questione di tempo. Il vostro
compito è di intraprendere il cammino, non perdere la fiducia, seguire la
vostra bussola interiore, ovunque essa vi conduca (anche assumendovi dei rischi
se necessario – e quasi sempre lo è) nella certezza che una volta arrivati, per
quanto lungo e imprevedibile il viaggio, troverete qualcuno ad aspettarvi. E quel
qualcuno sarà un’anima affine alla vostra con cui sentirvi finalmente a casa.
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