12 gen 2020

Oroscopo annuale 2020 - SCORPIONE

Quest’anno ho abbinato ad ogni segno un arcano maggiore del Tarot. Per voi ho scelto LAmourex.


E se L’Innamorato parlasse…

"Sono il Sole dell'Arcano, il sole bianco: quasi invisibile, ma che illumina tutti i personaggi. Sono questo astro: la gioia di esistere e la gioia perché l'altro esiste. Vivo nell'estasi. Tutto mi procura felicità: la Natura, l'universo intero, l'esistenza dell'altro sotto ogni sua forma, quell'altro non è altro che me.

Sono la coscienza che rifulge come una stella di luce viva al centro del vostro cuore. Mi rinnovo a ogni istante, sto nascendo in ogni momento. Con ciascun battito del vostro cuore vi unisco all'universo intero. Da me partono lacci infiniti che vi uniscono a tutto il creato. Ah, il piacere di amare! Ah, il piacere di unirmi! Ah, il piacere di fare quello che mi piace!

Non sono la gentilezza, non sono l'ambizione del benessere né del trionfo. Sono l'Amore incondizionato. Vi insegnerò a vivere nella meraviglia, nella riconoscenza, nella gioia. Quando penetro dentro di voi (…) trasmetto l'Amore divino a ciascuna delle vostre cellule. Soffio nella vostra mente come un tiepido uragano che elimina dal linguaggio ogni critica, ogni aggressività, ogni paragone, il disprezzo e tutte le sfumature dell'orgoglio che separano lo spettatore dall'attore.

Quando mi dissolvo nel vostro corpo lo libero dalla tirannia degli specchi e dei modelli, dallo sguardo degli altri, dal dolore del paragone. Gli permetto di vivere la sua vita, di accettare la sua luce e la sua bellezza. Nel cuore dove abito, metto in fuga le illusioni del bambino male amato.

(…) diffondo un amore libero da qualsiasi rancore, da qualsiasi pretesa emotiva mascherata di odio e di invidia, che è soltanto l'ombra dell'abbandono. Vi inizio al desiderio di non ottenere nulla che non sia anche per gli altri. L'isola dell'Io si trasforma in un arcipelago.

Tutto contribuisce ad accrescere la mia allegria, anche quelle che voi considerate circostanze negative: il lutto, la difficoltà, la piccolezza, gli ostacoli... Amo le cose e gli esseri così come sono, con le loro infinite possibilità di sviluppo. Li vedo a ogni momento e sono pronto a partecipare al loro sviluppo, ma anche ad accettare che continuino ad essere così come sono."
(La via dei Tarocchi, A. Jodorowsky)


… metto in fuga le illusioni del bambino male amato”,  dice L’innamorato di Jodorosowsky, e proprio da questo voglio partire. Cari Scorpioni, liberatevi dalla tirannia degli specchi e dei modelli, dallo sguardo degli altri e dal dolore del paragone, e permettetevi di vivere nella luce e nella  bellezza. Vivete l’amore libero da qualsiasi rancore, da qualsiasi pretesa emotiva mascherata da odio e invidia, che è soltanto l’ombra dell’abbandono, del bambino amato male. Abbandono è  una delle parole chiavi del vostro segno e di chi, pur di non essere abbandonato, è disposto ad abbandonare, impedendosi di vivere il sogno per la paura del risveglio. Quest’anno vi invito ad  amare le cose così come sono, ad accettarle nella loro imperfezione partecipando al loro sviluppo e alla loro realizzazione, anche quando questo può rappresentare un rischio, il rischio della delusione.

Avete la possibilità di aprirvi, di dare voce alla vostra parte gioiosa, desiderosa di condividere, di stare con gli altri, di muoversi tra la gente. Tutto può contribuire ad accrescere la vostra allegria, il vostro compito è riuscire a capirlo, permettendo alle cose di accadere, alle persone di entrare, alle esperienze di dispiegarsi, avvolgendovi in un festoso abbraccio.

Avete l’occasione di dare voce alla vostra vita interiore, di comunicarla e condividerla, di portare la vostra verità nel mondo. Potete uscire dalla caverna, dall’angolo remoto e intimo in cui spesso vi rifugiate, per scaldarvi alla luce del sole, godere del panorama e cercare compagnia. A quel punto, come L’Innamorato, vi esorto ad eliminare dal linguaggio ogni critica, ogni aggressività, ogni paragone. Lasciate il disprezzo, e tutte le sfumature dell'orgoglio, nel guscio di cui vi state liberando e avventuratevi nel mondo alla ricerca di nuovi compagni. 

Scrive Henri Amiel: “La vita è breve e non abbiamo mai abbastanza tempo per rallegrare i cuori di coloro che stanno percorrendo l'oscuro cammino con noi. Oh, sii rapido a vivere, affrettati ad essere gentile.”  Dunque, affrettatevi ad essere gentili e non commettete l’errore di dare per scontato la felicità, perché spesso è accanto a noi e non ce ne accorgiamo. Tanoshikatta ne? (è stato divertente vero?) lo si ripete spesso in giapponese, ci racconta Laura Imai Messina, perché la felicità, quando possibile, va detta, dichiarata. Va pescata dal passato, non solo remoto, ma anche quello appena trascorso, qualche ora fa, stamattina. Abituarsi alla gioia è allora anche porsi costante questa domanda, è stato divertente vero?

Allora chiedetevi (e chiedete): la felicità si è affacciata oggi? Lasciate che ogni ora sia una promessa di felicità, un momento da condividere, un ponte verso gli altri. Parlate, ridete, avvolgete il mondo in un abbraccio amicale e lasciatevene compenetrare. E ricordatevi che vincere è solo la metà del gioco. Divertirsi è l’altra metà (Bum Phillips). Allora quest’anno vi auguro di divertirvi, di provare il piacere di fare quello che vi piace; di seguire il consiglio di Calvino e planare sulle cose con leggerezza; di sperimentare la gioia di esistere e che l’altro esista. 

Siate la coscienza che rifulge come una stella al centro del vostro cuore. Rinnovatevi ogni giorno, rinascete ogni momento. Lasciate che le paure e i dubbi del passato vengano leniti da un nuovo balsamo, l’incontro con l’altro, permettetegli di entrare e di essere il ponte d’accesso all’universo intero. Quest’anno avete la possibilità di vivere nella meraviglia, oltre l’ambizione del benessere e del trionfo, ma solo a voi spetta l’onere di farlo avverare. E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è facile e scontato come appare perché, affinché ciò accada, è indispensabile che vi lasciate andare.

Dunque lasciatevi andare e trasformate l’isola dell’Io in un arcipelago.



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