Leggi la solita ma indispensabile premessa agli oroscopo annuali.
In una delle 12 fatiche, il Maestro dice ad Ercole che è il momento giusto per passare la dodicesima porta. Deve trasportare i buoi rossi – simbolo dell'umanità intera e dei quali il mostro Gerione si era impossessato illegalmente – da un luogo oscuro, chiamato Eritea, fino in Grecia. Ercole medita per sette giorni e sette notti nel tempio di Elio, Dio del fuoco solare, finché ha un segnale positivo: una coppa d'oro cade ai suoi piedi. Ercole comprende così che è in possesso del Santo Graal, simbolo dell'amore, dell’espansione e della dedizione verso gli altri e comprende che sarebbe riuscito nella sua impresa. Forte della sua decisione, riesce a superare le avversità dell'oceano tempestoso e a giungere nell’isola di Eritea. Lì, trova a guardia del pascolo che doveva liberare, il cane Otro, simbolo di emozioni e passioni, che gli si scaglia contro. Ercole non lascia spazio a dubbi e paure, e con un colpo deciso riesce ad abbattere il mostro. A quel punto il pastore del gregge, Eurizione – simbolo della mente, oramai svuotata dall'orgoglio e dalle passioni rappresentate da Otro – di fronte a tanto coraggio, supplica Ercole di risparmiargli la vita e gli dice che lo avrebbe seguito per sempre. Ercole lo asseconda sapendo che la mente, senza il dominio delle passioni, sarebbe stata di aiuto, e comincia a spingere il rosso pascolo verso la città sacra. Ad un tratto però, incontra il mostro Gerione e dopo aver sconfitto anche lui, riprende il suo cammino che non è affatto facile: alcuni buoi, infatti, si smarriscono e deve cercarli per riportarli sulla giusta strada; poi attraversa le Alpi impervie e, dove vede ingiustizie, si ferma per ripristinare equilibrio e armonia. Dopo un lungo viaggio, giunge infine a destinazione e tornato con i suoi buoi Ercole viene così salutato: "Bene hai fatto o figlio di Dio. Le fatiche umane sono finite, il tuo nome sarà scritto nel firmamento stellato. Sei venuto alla tua vera dimora e non la lascerai mai più."
Cari Acquario, ben fatto figli di Dio. Le fatiche umane sono finite e il vostro nome sarà scritto nel firmamento stellato. Così voglio rappresentare il vostro 2023. Salto volutamente l’ultima parte della frase, perché non posso garantirvi che pur essendo giunti alla vostra dimora voi non la lascerete mai più. La condizione umana non prevede assolutismi, non esiste il mai più o il per sempre e sperarlo (o temerlo) è da sciocchi. Per cui è chiaro che dirvi che le fatiche sono cessate per sempre sarebbe un inganno. Ma credo che a ragione sentirete sia le fatiche delle ‘Alpi impervie’ che ‘il ristoro di giungere a destinazione’.
Naturalmente, come sempre accade, ciò non avviene indipendentemente da voi. Se ancora siete attestati sulla speranza che i pianeti, da soli, determinino il vostro destino, direi che avete sbagliato oroscopo. Fermatevi qua. Se invece siete disposti ad essere co-artefici della vostra vita proseguite pure e fatelo con entusiasmo che quest’anno le pietre sul cuore possono essere rimosse e, come dice la Gualtieri, tirati via tutti i ferri da stiro dal petto. Naturalmente, come Ercole, avete il vostro lavoro da affrontare, in primis sconfiggere il cane Otro, ossia passioni ed emozioni che ancora governano la vostra mente. Sappiamo che siete un segno razionale ma ciò non significa che non abbiate emozioni e passioni, anzi. Significa che le ignorate e quelle si insinuano impregnando i pensieri. Non sono una fan della filosofia del pensiero positivo, ma sono sicuramente fan della qualità della gratitudine che ha, come conseguenza, sicuramente un pensare positivo. Vi invito a lavorare molto sui pensieri e credo che col passare dei mesi farlo diverrà sempre più facile per voi.
Avete camminato per tanto tempo trascinando una coperta zuppa d’acqua, ora potete semplicemente lasciarla andare e già solo il cambiamento di peso vi farà spuntare un sorriso accennato. Partendo da questo seme, un germoglio così fragile da potersi disfare in qualunque momento, il vostro compito quest’anno è continuare a coltivare un’attitudine di benevolenza e possibilità che vi diano respiro quotidiano e speranza nel futuro. Potete farlo. Quest’anno potete senz’altro farlo, se lo vorrete. I corvi neri che vi affollano la mente (e il cuore) possono spiccare il volo e lasciarvi in pace a osservare le stelle. Finalmente qualcosa si schiarisce e voi potete fare i conti con le vostre reali possibilità e prendere atto di tutte le risorse a vostra disposizione per decidere come usarle. Dovrete assumervi la responsabilità di come usarle se vorrete farle fruttare, perché niente si sostituisce al lavoro e alla dedizione. Per cui, potete avere sacchi interi pieni di semi ma se non zappate la terra e vi ricordate di annaffiarla, non crescerà nulla. Vi sto dicendo di non aspettarvi improvvisi rovesci di fortuna, ma di concentrarvi su tutte le ricchezze potenziali che avete e capire come utilizzarle al meglio. Avete tutte le carte in regola per farlo, dentro di voi e fuori nel cielo. Onorate la possibilità di darvi da fare per arricchirvi, qualunque cosa questo significhi per voi. Perché siete ricchi, solo che non credo lo vediate perché troppo impegnati a osservare ciò che non va.
Quest’anno, una nuova disposizione, forse semplicemente più leggera, vi può concedere lo spazio sufficiente di concentrarvi sul bello e sul buono piuttosto che sul brutto e il malvagio. Vi invito a non cedere alle lamentele ma non in modo stoico e sprezzante, piuttosto con una lettura della realtà più positiva che cominci a dare senso a ciò che accade e quindi a restituire dignità agli eventi. Ci sono fatiche che portano coscientemente e volutamente a divenire immortali, sono fatiche pesanti, fatte di rinunce, di sofferenze, di lotta contro il male, ma nello stesso tempo, ad ogni fatica superata si acquista la consapevolezza di essere più forti, più liberi da tanti condizionamenti e più onnicomprensivi. Affrontando realmente tali fatiche si comprende che i limiti nei quali si è rinchiuso l'uomo, si possono continuamente rompere e soprattutto si arriva a comprendere cosa significa veramente amare la vita, le creature e tutto il creato. Voi le fatiche le avete affrontate, quest’anno si tratta solo di comprendere i limiti in cui vi siete rinchiusi e superarli per amare la vita, le creature e tutto il creato.
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