23 gen 2023

Vergine - Oroscopo 2023

Leggi la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.

 

Perché un cambiamento abbia luogo, all'inizio ci vuole sempre un forte desiderio da parte nostra di voler cambiare; ci vuole la forza irruenta del germoglio che, in primavera, sprigiona tanta energia da rompere le dure zolle della terra. Il cambiamento non avviene indipendentemente dalla nostra volontà, richiede un intento preciso e una presa di responsabilità. O meglio, avviene anche al di fuori della nostra coscienza ma in quel caso lo subiamo e lo viviamo come una sciagura. La base del cambiamento è il desiderio, che deve essere costante e incrollabile. È necessario controllare il desiderio costantemente perché non affievolisca mai, e bisogna imparare a discernere fra ciò che è bene e ciò che è male per raggiungere lo scopo. Naturalmente, cari Vergine, se avete in cuore un desiderio da mettere in atto non è detto che dobbiate aspettare la primavera per avere le energie necessarie, perché siete dotati di immaginazione e già solo immaginando la carica esplosiva della primavera potete sentite in voi rinnovarsi un’energia che infonde vigore e facilita la gemmazione.   Dovete capire che per iniziare l'impresa avete bisogno solo di determinazione, coraggio e forza.

Il punto sta proprio in queste tre qualità che bisogna saper dosare nella giusta misura perché la determinazione non deve diventare ostinazione, il coraggio non va confuso con la sconsideratezza e la forza non può trasformarsi in prevaricazione. Quest’anno siete invitati a tagliare i rami secchi che, prima che fuori, sono dentro di voi. In vista della fioritura della primavera, in cui potrete lanciare lo sguardo oltre l’orizzonte accedendo a una visione più ampia che adesso vi è impedita, è necessario, col favore dell’inverno, far sedimentare le cose cominciando un lavoro minuzioso di potatura.

Tutto ha un senso, anche gli ostacoli (soprattutto gli ostacoli) che sono lì per affinare e raffinare la nostra resilienza, i nostri talenti e le nostre qualità. I tanti maestri, piccoli e grandi, che incontriamo lungo il cammino, e che arrivano a noi sotto forma di piccoli intoppi o grandi dolori, sono le palle curve che la vita ci lancia per migliorare le nostre prestazioni, per indirizzarci verso un nuovo modo di stare al mondo, un modo che ci renda più felici. L’universo, che ci crediate o no, si muove sempre e solo verso il Bene, e anche quando sembrerebbe il contrario è solo perché, per arrivare al bene ,è necessario anche fare esperienza del male. Siamo tutti abituati a rintracciare il male e l’errore fuori di noi, negli altri. È più facile e più comodo ma è molto poco risolutivo. Non che gli altri non abbiano le loro pecche, il loro difetti e i loro torti, ma il punto è che ostinarci su quelli non porta da nessuna parte. Da nessuna. Anzi, a dirla tutta da qualche parte porta: a una costante frustrazione e una strisciante infelicità. E quand’è dunque che sarete sufficientemente stanchi di essere infelici da smettere di ostinarvi a voler cambiare gli altri? Io dico che quest’anno potrebbe essere l’anno buono, l’anno in cui davvero potete mollare la presa, sotto il severo sguardo di Saturno, e rendervi conto che così non arrivate da nessuna parte. Avete bisogno di sottoporvi a una ferrea disciplina verso voi stessi per definire chi volete essere e come volete stare al mondo; perché quello che siete stati fino ad oggi non è più funzionale.

Nei primi mesi di quest’anno potete fare luce sulle parti buie di voi, quelle che normalmente ignorate o che approcciate solo con piglio razionale. Come l’Eremita dei tarocchi potrete alzare un lume e rischiarare tutti i sottoscala e le cantine impolverate in cui da troppo tempo non vi addentrate per paura di ciò che vi si cela. Potrete, e dovrete, affrontare i vostri impulsi più bassi, i vostri istinti più beceri, i vostri abomini. Li giudicherete con sguardo severo all’inizio, proverete ribrezzo e non vorrete saperne ma se saprete rimanere saldi e non traballare di fronte all’apparenza, molto presto vi accorgerete di quanto potenziale c’è nascosto tra il ciarpame e di quanto beneficio potete ottenerne. Solo questa presa di coscienza, questo spostamento del lume da fuori a dentro, questo cambio di prospettiva potranno garantirvi il successo.  

Se avrete il coraggio di scendere in cantina tra ragnatele e polvere, armati solo della vostra piccola lanterna, vi accorgerete che ci sono molte finestre da poter aprire e, inondata dalla luce del giorno, quella cantina soffocante apparirà molto meno spaventosa di quanto credevate. E proprio da lì, da quel luogo misterioso e impolverato, approfittando delle tante scatole accatastate, potrete arrampicarvi e, sbirciando dalle finestre troppo a lungo sbarrate, osservare il mondo da una prospettiva insolita e privilegiata; e vedrete che tutto cambia. Potrete accorgervi che forse vi siete sempre concentrati sui dettagli sbagliati, che avete dato troppo peso alla pettinatura delle persone e invece bastava guardare le loro scarpe. E vi sorprenderete a comprendere cose che prima sembravano assurde. Perché spostando lo sguarda dall’Altro a Sé potrete riposarlo sull’altro in modo diverso e vedere cose mai viste prima.

Ma perché tutto finalmente cambi, avrete bisogno che il vostro desiderio di migliorare, di cambiare voi stessi, sia forte, che la vostra volontà sia determinata, e che abbiate il coraggio di nominare l’innominabile e lasciarvi sorprendere dalle risposte.


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