Bilancia - Oroscopo 2023

Leggi la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali.

Un giovane furetto viene cacciato di casa e costretto a mettersi in cammino; ha con sé un piccolo fagotto, poche cose in suo possesso, l’essenziale. Ma l’essenziale è quanto basta, per questo si chiama essenziale. La cacciata dal nido è l’inizio del viaggio iniziatico verso la resurrezione e il furetto lo sa per questo non perde tempo a guardarsi indietro; si volta un momento per salutare la casa e poi, risoluto, si inoltra nel bosco, in cerca di un nuovo destino. Cari Bilancia, la vostra parola chiave di quest’anno è: guarigione. Ma è impossibile guarire se non si ammette di essere malati. È necessario riconoscere la ferita, forse la colpa, per porre rimedio e ripristinare un equilibrio. Una rinascita è possibile solo se ammettiamo che per quanto il nido in cui ci troviamo può sembrare sicuro, non è salutare se diventa prigione. 

Il 2023 vi dice: Sveglia! Portate la vostra coscienza a ciò che vi circonda, guardate con occhi vivi la vostra situazione e prendete atto di ciò che va e di ciò che non va. Raddrizzate il tiro e allontanatevi se necessario, fisicamente o metaforicamente. Perché la guarigione abbia inizio serve pazienza, calma, tempo – e spirito di servizio. Ma è voi che dovete servire. Mettetevi al servizio di voi stessi, annaffiatevi con cura. Siate i vostri eredi, accogliete il lascito. Da troppo tempo è in atto un tradimento a danno di voi stessi, troppo a lungo vi siete traditi. Ora dovete dedicarvi con cura a voi, perseverando nella pratica, senza distrazioni e senza dubbi. Investite le vostre energie nel vostro benessere, siate generosi con voi stessi, impegnatevi con solerzia e senza esitazioni. Tutto ciò che riguarda la vostra salute, fisica, mentale, spirituale, deve avere la precedenza. Non ponete tempo in mezzo o vi ritroverete appesi a testa in giù, le mani legate dietro la schiena, senza più possibilità di agire. Quest’anno potete scendere dal patibolo da cui pendete impotenti, vittime della vita, degli altri, e delle vostre scelte troppo indulgenti o troppo critiche, prendere il vostro fagotto e mettervi in viaggio. Un luogo di ristoro è ciò che state cercando, una ridefinizione dei vostri spazi, del vostro tempo, delle vostre priorità, e soprattutto del valore che scegliete di dare a voi stessi. Dovrete fare i conti col potere, quello che decidete di esercitare e quello che scegliete invece di concedere agli altri. Potrete smettere di dire: non ho scelta, e imparare invece che c’è sempre una scelta, si tratta solo di capire che prezzo si è disposti a pagare, che il prezzo tanto c’è, che scegliate o no.

La guarigione è possibile, e così la rinascita. Vi vedo già danzare, nudi e senza veli, al centro dell’universo, pienamente consapevoli di voi e del vostro destino. Pronti a ricominciare daccapo, con una nuova coscienza. Ma tutto dipende da voi, da quanto volete impegnarvi per sciogliervi dalle catene che voi stessi avete contribuito a creare dietro l’alibi del ‘non posso fare altrimenti’. Voi siete artigiani pregiatissimi in grado di forgiare con le vostre mani la realtà che vi circonda e credo che abbiate smesso di farlo molto tempo fa, forse smettendo di crederci. E solo col fare e nel fare potrete recuperare la fede. Avete bisogno di dimostrare a voi stessi che le cose possono effettivamente cambiare partendo dal piccolo, dal minuto. Esorcizzando piccole paure, sabotando abitudini malsane, praticando azioni quotidiane salutari per voi. Restituendovi, un pezzetto alla volta, piccoli brandelli di spazio sottratti agli altri e ad altro che non vi compete più, che vi sta lentamente legando le mani e issando sul patibolo. C’è un giardino incolto nel vostro profondo, nascosto da cumuli di sporcizia e scatoloni che qualcuno, passando, ha mollato lì, a volte senza chiedere, a volte addirittura col vostro permesso. Dovete fare pulizia e rendere quel giardino il vostro luogo sacro, in cui rifugiarvi tutte le volte che è necessario. Dovete fabbricare un altare in cui rendere grazia alla vostra beltà, al vostro sacrificio quotidiano, alla vostra creatività sepolta. Dovete rinascere quest’anno. E perché la vostra vera essenza possa tornare a nuova vita è necessario che qualcosa di voi come siete stati finora muoia. Dovete trasformarvi in piccoli Geppetto che lavorano il legno con maestria per dare vita a un burattino che possa trovare il suo soffio vitale e smettere di essere solo un ceppo di legno. Perché non basta sopravvivere, dovete imparare a vivere. 

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