Ippolita è una grande regina che regna su tutte le donne del
mondo allora conosciuto, sue vassalle e intrepide guerriere. Nel suo regno non
vi sono uomini. Ogni giorno, esse adorano Marte, il dio della guerra,
offrendogli sacrifici. Ippolita indossa il cinto donatole da Venere, dea
dell’amore, simbolo dell’unione conquistata col conflitto, le dispute e
la lotta. È proprio questo cinto che le viene ordinato di consegnare ad Ercole,
in arrivo sulla sua terra. La regina guerriera va dunque incontro al nostro Eroe
per donargli il cinto, ma Ercole, malauguratamente, ignora le parole che
ella gli rivolge, e, strappandole il cinto con la forza, la uccide. L’uomo si
pente immediatamente del suo gesto e, affranto, ode il Maestro chiedergli: “Perché
uccidere ciò che è necessario, vicino e caro? Perché sopprimere colei che
ami, dispensatrice di doni e custode del possibile? Di nuovo dobbiamo segnalare
un insuccesso. Di nuovo non hai compreso. Riscatta questo momento, prima
di cercare di rivedere il mio volto”. Così Ercole, stringendosi al petto il
cinto, prende la via del ritorno. Ma lungo la strada, si imbatte in un mostro
degli abissi marini che tiene fra le fauci la povera Esione. Le grida e i
lamenti della donna colpiscono Ercole che si lancia prontamente ad aiutarla,
proprio mentre scompare nella gola del serpente marino. Senza pensare a sé, Ercole
raggiunge l’orrenda creatura e si getta nella sua gola in cerca di Eusione che
recupera nel ventre del mostro; la afferra e, tenendola stretta, con la spada si
apre la strada nel ventre del serpente, salvando Eusione e così bilanciando
la sua precedente azione di morte. Allora, sente la voce del Maestro che
dice: hai ucciso chi ti amava e voleva donarti il potere che ti era necessario.
Ora hai salvato chi aveva bisogno di te. I due sono di nuovo uno. Rifletti
in modo nuovo sulle vie della vita e della morte. Va e riposa. La fatica è
compiuta.
Cari Capricorno, la sesta fatica di Ercole parla di
relazioni e di equilibrio tra maschile e femminile. Nel regno di Ippolita le
amazzoni adorano Marte, Dio della guerra, e Ippolita indossa il cinto di
Venere, Dea dell’amore, simbolo dell’unione conquistata attraverso il
conflitto. Il disequilibrio porta distruzione. L’avventatezza conduce alla
disfatta. Ercole non ascolta, agisce istintivamente e uccide colei che le sta
offrendo un dono. È pur vero che Ippolita dona il cinto non per scelta ma su
ordine. Sia l’uno che l’altra agiscono erroneamente. Ne risulta lo sfacelo,
Ippolita perisce. Questa fatica è tradizionalmente associata al segno della Vergine.
La Vergine è il segno del vizio e della virtù e dell’unione tra spirito e
materia. Quest’anno vi viene chiesto di sviluppare le virtù di tolleranza,
compassione e carità, diventando sempre più inclusivi; solo così potrete
progredire, nell’accettazione della diversità dell’Altro. Ma l’Altroe è sempre,
e innanzitutto, dentro di sé, perché solo accettando la propria diversità si
può estendere la compassione anche fuori di sé.
Il 2025 è il vostro banco di prova delle relazioni, che
richiede innanzitutto un risanamento della relazione interna con voi stessi; è
un equilibrio tra il maschile e il femminile interiori che si realizza con l’unione
degli opposti: razionalità e sentimento, bene e male, luce e ombra, intuito
e raziocinio, audacia e viltà, forza e debolezza, coraggio e vulnerabilità. Il
mito vi ricorda che il disequilibrio porta ad errori fatali, qualcosa muore. Ma
allo stesso tempo, vi indica la strada verso la redenzione, invitandovi ad
ammettere gli errori, ad accettare il fallimento, e a porvi rimedio. Le
nostre azioni hanno, a volte, conseguenze gravi, tuttavia è sempre possibile
rimediare, anche se in modi diversi da quelli che avremmo auspicato. La ricerca
di equilibrio non è mai qualcosa che si raggiunge definitivamente, è sempre un
movimento traballante, dinamico. L'equilibrio non è stabile ma in continuo
divenire e richiede da parte nostra l'attenzione costante ad entrambi i poli, e
l’accettazione degli opposti, senza lasciare che uno sconfigga o annulli
l’altro. L'equilibrio si trova progressivamente, è un processo dinamico di
contenimento degli eccessi. Perché maschile e femminile si incontrino, dentro e
fuori di voi, è necessario riconoscerli entrambi. Ercole deve ascoltare Ippolita,
imparando a riflettere prima di agire, e Ippolita deve essere certa di fare la
sua scelta e chiedersi se sta donando per volontà o coercizione.
Quest'anno avete la possibilità di comprendere,
profondamente, che qualunque sacrificio è destinato a fallire se non è mosso da
un'autentica intenzione di bene. La relazione è l’ambito d’elezione di crescita
ed evoluzione, perché attraverso l’altro io conosco me stesso. Ma perché questo
avvenga, entrambi dobbiamo riconoscere che né io né l’altro possiamo prendere
il sopravvento. A volte, per conquistare la pace è necessario il conflitto,
altre il conflitto è inutile e dannoso. Capire la differenza tra queste due
verità è la grande prova di questo 2025, ma per superarla avete un asso nella
manica: ascoltare e ascoltarvi perché, che lo crediate o no, avete tutte le
tessere del mosaico e tutti gli strumenti che vi servono dentro di voi.
Quest’anno potrebbe portarvi tante persone nuove e possibilità di relazionarvi
in modo diverso dal solito e di osservare vecchi modi di stare in relazione che
non funzionano più (e che forse non hanno mai funzionato). Potrete fare luce
sulle vostre dinamiche interpersonali per vedere con maggior chiarezza dove
agite solo per spirito di sacrificio o per bisogno di riconoscimento. Di fronte
a questa scomoda verità avrete però la straordinaria occasione di cambiare
schema e attirare nella vostra vita relazioni più soddisfacenti, arricchenti e
valorizzanti. Persone che portino doni, invece di depredarvi. Vostro compito
sarà imparare innanzitutto a riconoscere il dono e poi fare lo sforzo di
accettarlo perché, diciamocela tutta, in questo non siete granché bravi. Allora,
l’equilibrio sta nell’imparare a donare col cuore (e non per dovere o
necessità) e nell’imparare a ricevere col cuore (superando il senso di
inadeguatezza o vergogna).
Quest’anno arriva da voi carico di doni, per favore, cercate
di non uccidere il messaggero che ve li porta! Piuttosto, invitatelo a entrare,
accoglietelo con gioia e, con umiltà, semplicemente ringraziate. Perché, miei
cari e mie care, il rischio è che siate talmente abituati a dare, da non essere
più capaci di ricevere; e siete talmente assuefatti alla miseria, che
l’abbondanza vi spaventa e delle volte mancate proprio di riconoscerla. Il
vostro scopo quest’anno è l’apertura del cuore, affinché possiate apprendere il
giusto modo di amare. Quando ci troviamo in questa fatica spesso è perché
abbiamo ‘massacrato’ qualcuno e, non di rado, quel qualcuno siamo noi. E allora
dovete chiedervi all’altare di chi, o di cosa, avete compiuto questo massacro.
E quando troverete la risposta sarà importante che rimediate all’errore senza
giudizio e senza condanna, perché qualunque sia stato il sacrificio, c’è sempre
qualcos’altro che attende di essere salvato. Dunque, non attardatevi troppo a
compiangere il passato ma riprendete la vostra impresa che, in fin dei conti,
vi chiede solo di imparare ad amare con compassione e con apertura. “Agisci
come vuoi e come è caro al tuo cuore,” vi esorta il 2025. L’evoluzione
spirituale inizia nel riconoscimento della crudeltà delle nostre azioni nel
momento in cui non abbiamo apprezzato l’amore che ci è stato dato (che include
anche l’amore per sé stessi). Il vostro compito è cominciare a riconoscere
l’amore ricevuto e rispettare l’amore verso voi stessi per non andare contro i
vostri sentimenti. Allora, tornerete in Patria senza più vagare, anche se
finora avete molto sofferto. E gli Dei celesti vi permetteranno di gioire
tornando a casa.
TORO - La Cattura delle giumente antropofaghe
GEMELLI - La cattura del Toro di Creta
CANCRO - L’uccisione di Cerbero, il Guardiano dell’Ade
LEONE - La Pulizia delle Stalle di Augia
VERGINE - La Cattura del Cinghiale di Erimanto
BILANCIA - L’uccisione degli uccelli di Stinfalo
SCORPIONE - a raccolta dei Pomi Aurei delle Esperidi
SAGITTARIO - La Distruzione dell’Idra di Lerna
CAPRICORNO - Il Cinto di Ippolita
ACQUARIO - L’Uccisione del Leone di Nemea
PESCI - La Cattura della Cerva
Mi sono commossa a leggere questo oroscopo. Ho compiuto davvero quel massacro e mi ritrovo in ogni parola. Grazie davvero. Ritorno in patria.
RispondiEliminaBuon ritorno. ❤️
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