In questa fatica, ad Ercole, che è un Eroe “traboccante di fiducia e sicurezza nel suo potere”, viene chiesto di catturare le giumente di Diomede, figlio di Marte, cavalle da guerra selvagge e feroci che devastano le campagne arrecando gravissimi danni e uccidendo i figli degli uomini che si trovano sul loro passaggio. Queste giumente, inoltre, generano di continuo cavalli sempre più feroci. Ercole, quindi, si avvia per liberare questa terra lontana e salvare coloro che vi abitano. Per questo compito chiede al suo amico molto amato, Abderis, di accompagnarlo e, insieme, affrontano la prova catturando e legando le giumente. Tale è la gioia per il successo, che Ercole non pensa consono alla sua dignità portare per le briglie le giumente, e affida ad Abderis il compito. Ma Abderis, che è debole per tale compito, si spaventa e non riesce a trattenere le giumente che gli si rivoltano contro e lo calpestano, dilaniandolo. Ercole, seppur affranto dal dolore, umiliato e scoraggiato, ricomincia il lavoro. Lascia l’amico morente, cattura di nuovo le giumente e le porta dal suo Maestro (che le manda in un luogo di pace per essere addomesticate e sottomesse al loro compito). Il Maestro guarda poi Ercole con attenzione e, sebbene la prova fosse stata portata a termine, Abderis giaceva morto, dunque gli dice: “La prima fatica è terminata; la prova è superata, ma male. Impara la vera lezione che da essa ti viene.”
Questa fatica ci parla della
mente e dei nostri pensieri che, simili a cavalle selvagge, se lasciati incustoditi,
portano distruzione. Il primo insegnamento di qualunque dottrina spirituale è
che, per avviarci su un percorso evolutivo, dobbiamo imparare a disciplinare la
mente. Ogni pensiero prolifera, generando idee e concetti senza sosta, idee
che, in mancanza di una guida, possono avere effetti devastanti. Se lasciamo la
nostra mente in mano ad Abderis (la nostra personalità inconsapevole) i
pensieri dilagano, prendendo il sopravvento: convinzioni negative, credenze
limitanti, giudizi, pregiudizi, critiche verso sé stessi e gli altri, chiacchierio
mentale, opinioni e commenti irrilevanti... la nostra mente è sempre in
attività. Un cicaleccio costante, e solo apparentemente innocuo, ci accompagna
durante il giorno, senza tregua. Avere un’opinione ci fa sentire importanti,
criticarci ci fa apparire umili, giudicare gli altri ci fa sentire migliori.
Attraverso una narrazione costante, la mente ci rassicura che esistiamo, che
siamo degni di esistere, e così il nostro ego si rilassa, anche se solo per un
istante. Ma la Mente mente, si sa. Questo narratore interno, che non cessa mai
di parlare, questo Chiacchierone che sembra farci sempre compagnia, in
realtà è la fonte primaria dei nostri più insidiosi malesseri, perché i
pensieri suscitano emozioni e le emozioni influenzano gli stati d’animo sui
quali costruiamo la percezione della nostra realtà. Il significato pratico del
potere del pensiero è stato espresso bene nelle parole di Thackeray: “Semina un
pensiero e raccoglierai un’azione. Semina un’azione e raccoglierai un’abitudine.
Semina un’abitudine e raccoglierai un carattere. Semina un carattere e
raccoglierai un destino”.
Allora, cari Toro, è necessario che
impariate ad abbassare il volume del vostro Chiacchierone interno che parla
senza sosta e vi fa perdere tempo. Dovete imparare a controllarlo, in modo da
poter perseguire i vostri obiettivi e addentrarvi nell’avventura della vita
invece di restare fermi ad ascoltare le sue sciocchezze. Avete sicuramente
udito la voce del Chiacchierone. A volte vi spinge a criticare voi stessi o gli
altri, e vi fa soffrire. A volte, vi irretisce con la tentazione della
lamentela, che sempre trova terreno fertile. Altre, sembra più innocuo, le sue
labbra si muovono instancabili mentre vi racconta ogni dettaglio della vostra
giornata come un sottotesto a commento di ciò che accade. Ma non è affatto
innocuo neanche così, perché vi distrae, vi confonde, vi allontana da voi, e
quando questo accade, Nereo scompare, perché il Chiacchierone vi riempie la testa
con tanti di quei pensieri da impedirvi di ascoltare la voce della vostra Anima.
Il mio invito quest’anno è di
lavorare sulla vostra mente. L’ideale sarebbe trovare una pratica capace di
rallentare la proliferazione mentale e destare quella parte di voi che osserva
senza giudicare. Forse vi sembra poca roba, ma non avete idea di quale salto
quantico, in termini di benessere ed evoluzione, può derivarne. Imparare a
placare la mente, toglierle il controllo e farne un suddito invece che un
tiranno, è il passo fondamentale per riprendere in mano le redini della vostra
vita e, a riprova di ciò, basti pensare che le pratiche meditative sono alla
base di tutte le discipline spirituali, perché ogni Maestro sa bene quanto la
mente inganni e illuda, e ogni Maestro sa anche quanto l’energia del pensiero
sia potente e influenzi la realtà materiale (al punto di crearla). Il nostro
mondo è definito da quello che possiamo pensare e immaginare; quindi, ciò che
pensiamo ha un impatto enorme sulla realtà che viviamo. Molti credono che questa
sia magia, ma non lo è, e la fisica quantistica lo sta dimostrando. L’energia
va dove va il pensiero, per questo è necessario imparare a indirizzare i
pensieri nella giusta direzione.
Quindi, miei cari Toro, qualunque
cosa voi vogliate, vi aspettiate, o desideriate in questo 2025, ricordatevi che
tutto parte da come pensate. Il mio consiglio, se non riuscite a
tacitare il Chiacchierone, è di dargli pensieri ‘luminosi’ con cui
intrattenersi. Trovategli qualcosa da fare, qualcosa di utile. Provate a
sostituire il suo vuoto chiacchiericcio o, peggio ancora, un pensiero
giudicante, con un’affermazione di potere. Insegnategli a ripetervi parole che
vi rendano più forti, affermazioni positive, verso di voi e verso la vita. Se
il Chiacchierone comincia a instillarvi dubbi, dategli in pasto un mantra
diverso: “Sono capace e non mi spaventa fallire”, per esempio, oppure, “Ho
fiducia nella vita e nelle mia possibilità”. Insomma, non lasciate che le
giumente scorrazzino libere nelle vostre terre, o vi ritroverete con i campi
devastati. La mente a briglia sciolta è pericolosa e i pensieri dannosi sono
cavalle antropofaghe che vi divorano. Le giumente si possono manifestare in
tanti modi diversi, e voi dovete allenarvi a governare la mente inferiore e
tutte le sue forme pensiero e convinzioni limitanti. Create un nuovo rapporto
con la vostra mente, cominciate ad addomesticare i pensieri, catturate le
giumente, e portatele in un luogo di pace dove poterle ammansire e sottomettere
al loro compito che è quello di servirvi e non di sopraffarvi. La mente è uno
straordinario strumento, ma è solo questo: uno strumento. È tempo che impariate
a maneggiarla e a servirvene per i vostri scopi e a non farvi trascinare da
essa. Vedrete, sin da subito, che domare i pensieri cambierà la vostra vita. Radicalmente.
Infine, ultimo ma non meno
importante, ricordate: ci saranno errori, sbaglierete, cadrete nell’inganno
della mente e questo vi scoraggerà. Ci sono compiti per i quali non siamo
ancora abbastanza forti, non siamo pronti. Capita a tutti. È così che Abderis
muore, perché Ercole gli affida una consegna per cui non è preparato. Ma badate
bene, sebbene Ercole pianga la morte dell’amico, e ne sia affranto, questo non
lo ferma. È disperato, sì. Si sente in colpa, può darsi, ma sa che deve portare
a termine l’impresa e ricomincia il suo lavoro da capo. Anche voi, come tutti,
commetterete errori, a volte gravi. E cadrete, non una sola volta. Beh,
ricordatevi che non è quello che conta. Cadere fa parte della vita. Quello che
conta è quante volte vi rialzate. Quest’anno avete l’occasione di imparare che
i fallimenti non sono l’unità di misura del vostro valore, sono solo il terreno
di prova su cui acquisiamo esperienza, e che i doni del fallimento
garantiscono il successo se giustamente compresi.
TORO - La Cattura delle giumente antropofaghe
GEMELLI - La cattura del Toro di Creta
CANCRO - L’uccisione di Cerbero, il Guardiano dell’Ade
LEONE - La Pulizia delle Stalle di Augia
VERGINE - La Cattura del Cinghiale di Erimanto
BILANCIA - L’uccisione degli uccelli di Stinfalo
SCORPIONE - a raccolta dei Pomi Aurei delle Esperidi
SAGITTARIO - La Distruzione dell’Idra di Lerna
CAPRICORNO - Il Cinto di Ippolita
ACQUARIO - L’Uccisione del Leone di Nemea
PESCI - La Cattura della Cerva
Nessun commento:
Posta un commento