A voi, Leone, dedico l’undicesima fatica di Ercole,
La Pulizia delle Stalle di Augia.
Cari Leone, quest’anno siete chiamati al Servizio. Ma attenzione, chi si dedica al servizio deve sapere che ci sono della regole da seguire, regole che bisogna conoscere bene, prima di avventurarsi solo per sentirsi ‘utili’. Il servizio non è sacrificio, è creatività. Quando serviamo gli altri dovremmo servire anche noi stessi se così non è, il nostro ego, presto o tardi, esigerà un risarcimento, in assenza del quale, si infurierà. Essere creativi significa trovare gioia e motivazione interiore per quel che si fa, a prescindere dal riconoscimento degli altri. Quando non siamo creativi il servizio diventa sfiancante perché è mosso solo dal senso del dovere piuttosto che da un sincero intento di bene. Sia chiaro, non c’è niente di sbagliato nel senso del dovere che, alle volte, è l’unica via da perseguire, ma non sempre. Se permettiamo al dovere (e al suo primogenito, il senso di colpa) di guidare le nostre azioni, la disfatta è inevitabile. Se non esprimiamo la nostra creatività (ciò che siamo nel profondo, ciò che consideriamo importante, ciò che ci sembra di valore), nel servizio finiamo con l’annullarci, e il vostro ego leonino non può sopportarlo, si inferocirà. Quindi, è importante scegliere di servire (che a volte significa anche non servire) e farlo con cognizione di causa e motivazioni salutari.
Questo vi permetterà di affrontare un altro tema di questo 2025: l’ingratitudine. Vedete, non sempre, quando ci ‘sacrifichiamo’, veniamo apprezzati o premiati. A volte, il nostro servizio non viene neanche riconosciuto, altre volte viene dimenticato o sminuito. Come il Re Augia, molti non sono disposti a contraccambiare il bene ricevuto; forse perché non si fidano della vostra buona fede, forse perché non sono proprio in grado di farlo, forse perché non gli conviene. Alcune persone sono incapaci o ferite, altre semplicemente egoiste. Ma questo non vi riguarda. Ecco il vero insegnamento di quest’anno. Non è l’Altro, con il suo risarcimento, la sua lode o la sua gratitudine che significa il vostro gesto o dà valore alla vostra impresa. È l’intenzione che muove il servizio a delinearne il valore e la riuscita. Quanto più vi aspettate che siano gli altri a riconoscervi un valore, tanto più gli date potere. E il potere, invece, ve lo dovete tenere. Ma non lo tenete (e ottenete) arrabbiandovi, imponendovi o pretendendo. Vostro sia il detto: sii equidistante dall’infamia e dalla lode. Sia chiaro, non vi sto invitando a immolarvi senza chiedere nulla in cambio. Nel mondo reale, il nostro tempo, la nostra dedizione e il nostro impegno meritano di essere ricompensati, in qualche modo. Certo, si può scegliere di fare un dono di tanto in tanto, ma che questa non può essere la regola, perché importante è l’equilibrio, e un ritorno deve avere luogo, in qualche forma, reale o astratta. Ma il ritorno non può mai essere in termini di gratitudine da parte dell’altro. Uno scambio equo è un equilibrio di energie, ed è necessario tenerne conto; il bisogno che l’altro ci sia grato, invece, è cibo per l’ego. E un ego al comando fa un cattivo servitore. E, nel caso non sia chiaro, voi siete chiamati al servizio.
Allora, vi starete chiedendo qual è il modo
migliore per servire non cedendo il vostro potere? Brillare! Solo emanando la
vostra luce potrete illuminare gli altri senza togliere nulla a voi stessi. Per
brillare, però, sarà necessario ripulire le stalle dal letame, simbolo degli
istinti più bassi. Fate pulizia dentro di voi seguendo l’intento di una Volontà
di Bene che, come un’ala protettiva, si posi su tutti indistintamente. Ci sarà
chi si riparerà sotto quell’ala, chi la rifiuterà. Ci sarà chi correrà via
maledicendovi, chi vi ringrazierà; e ci sarà chi la deprederà di tutte le sue
piume per poi andarsene senza neanche voltarsi a salutarvi. E voi, calmi e
risoluti, come Ercole di fronte ad Augia, riprenderete la vostra strada, senza
battere ciglio. Perché questo è il compito del discepolo che si mette al
Servizio e che sa che non siamo tutti alla stessa Porta, e ciascuno ha il suo
demone da affrontare. Voi, brillate. Tenete pulite le vostre stalle e offrite
tutto ciò che avete da offrire. L’Universo farà il resto.
TORO - La Cattura delle giumente antropofaghe
GEMELLI - La cattura del Toro di Creta
CANCRO - L’uccisione di Cerbero, il Guardiano dell’Ade
LEONE - La Pulizia delle Stalle di Augia
VERGINE - La Cattura del Cinghiale di Erimanto
BILANCIA - L’uccisione degli uccelli di Stinfalo
SCORPIONE - a raccolta dei Pomi Aurei delle Esperidi
SAGITTARIO - La Distruzione dell’Idra di Lerna
CAPRICORNO - Il Cinto di Ippolita
ACQUARIO - L’Uccisione del Leone di Nemea
PESCI - La Cattura della Cerva
Nessun commento:
Posta un commento