Ercole è ora avvilito e pieno di
interrogativi ma riprende la sua ricerca fino a quando un grido di profonda
angoscia colpisce il suo orecchio. Incerto sul da farsi, se fermarsi o
proseguire (aveva già perso un anno per Busiride) decide che il grido è troppo
lacerante e seguendolo vede Prometeo, incatenato a una roccia e in preda ai
tormenti. Lo libera, cura le sue ferite e solo dopo si rimette in cammino.
È ormai esausto e angosciato per il lungo viaggiare quando finalmente, ad
est, scorge l’oggetto della sua ricerca, l’albero sacro. Ma di nuovo si arresta:
di fronte a lui c’è Atlante, vacillante sotto il peso del mondo che porta sulle
spalle, con evidenti segni di sofferenza: le membra contratte dal dolore, gli occhi
chiusi dal tormento. Non chiede aiuto, ma Ercole valuta la portata di
quel peso e di quel dolore e dimenticando la sua ricerca, si precipita ad
aiutare il gigante prendendo sulle proprie spalle il peso del mondo. Il
mondo però gli scivola via e così sia lui che Atlante si ritrovano liberi. Il
gigante gli porge, con amore, le mele d’oro che stava cercando. La ricerca è
finita. “La Via per giungere a noi è sempre segnata dal servizio. Le azioni
amorevoli sono le pietre miliari del Sentiero”, gli dice una delle tre custodi
dell’albero. “Allora – dice Ercole – vi rendo questi pomi per coloro che
seguiranno”, e va via. L’impresa è compiuta.
Cari Scorpione, questa fatica,
fatta di molte prove ben più complesse di quanto il mio riassunto possa raccontare,
parla di una cosa molto precisa: il servizio. È una fatica che ha tanti indizi
all’interno e che ci ricorda tutte le cose a cui dobbiamo fare attenzione lungo
il cammino del nostro risveglio. Innanzitutto, dobbiamo fare attenzione ad ascoltare
i messaggi dell’Anima (Nereo) che arrivano sotto spoglie improbabili e non sempre
riconoscibili e che sono quelle intuizioni, coincidenze, o sensazioni che ci
indicano il cammino. Non è facile riconoscere la voce della saggezza perché spesso
rischia di confondersi con le altri voci, che non hanno buoni consigli da darci
per il viaggio. Per questo, uno dei vostri compiti è passare al vaglio queste
voci e capire a chi appartengono, il loro messaggio e la qualità dei consigli
che vi danno. Un indizio che posso fornirvi è che i messaggi di saggezza
raramente sono urlati e le idee più preziose sono spesso sussurrate e a malapena
udibili nella cacofonia dell’ego. Le voci che si esprimono con veemenza, e vi
distraggono dal vostro intento, proprio come Busiride, sono perdite di tempo,
ingannatrici, sabotanti e false. Pensateci, Nereo si manifesta sotto false
spoglie e il suo aiuto non viene riconosciuto da Ercole, Busiride invece si fa
notare, si vanta e si professa un maestro, ma lo incatena e gli fa perdere
tempo. Allora, vi invito a regolare il volume delle voci che vi distraggono e impedire
loro di fare tanto rumore da soffocare la voce del vostro intuito. Ci sono parti
che abbiamo rinnegato e che si nascondono nelle ombre più scure dentro di noi.
Queste parti sono fonte di paura, orgoglio, collera, brama, avidità,
temporeggiamento e altri aspetti dissonanti del nostro carattere. Quest'ombra
costituisce l'esperienza universale della parte di noi che reprimiamo e
rinneghiamo perché ci mette a disagio. È il nostro ego ferito, timoroso, e che
combina birichinate o causa danni più seri mentre cerchiamo di tenere nascosto
ciò che è brutto, doloroso o causa di vergogna. Quella parte di noi rappresenta
la fonte principale della paura e di tutti i suoi derivati, come la collera, la
gelosia, l'atteggiamento difensivo o l'avidità.
Non è facile capire se la voce
che udite è quella dell'intuito o la paura del vostro ego. Busiride è sempre in
agguato nel vostro territorio, pronto a fuorviarvi. Ma ricordate, la voce della
saggezza (che spesso arriva attraverso un'intuizione) è molto diversa dalle
affermazioni dell'ego. L’ego vi spingerà ad agire subito, rapidamente, prima
che accada una catastrofe, o ad assumere il controllo della situazione prima
che veniate bollati come persone incapaci. L'intuito invece, non suscita un
simile panico, né emozioni altrettanto drammatiche, e vi suggerisce invece di
rallentare, analizzare la situazione e valutarla con attenzione. Inoltre, i
pensieri dettati dall'intuito non sono mai fondati su giudizi severi, né su di
sé né sugli altri. L’ego non è affidabile e, come Busiride, è il peggiore degli
imbroglioni e ci incatena a lungo a qualcosa, facendoci perdere tempo. Dunque,
il vostro primo compito, quest'anno, è imparare a discernere la voce della
saggezza da quella dell'ego, Nereo da Busiride, ascoltare l'uno e allontanarvi
dall'altro, ricordando le parole pronunciate da Nereo: “La verità sta dentro di
te. Vi sono in te un potere, una forza e una saggezza superiori. Volgiti
all’interno e lì evoca la forza e il potere che sono eredità di tutti i figli
degli uomini che sono anche figli di Dio.” Ma ciò non basta.
Questa fatica, abbiamo detto,
parla di servizio, e anche voi come Ercole, quest'anno siete chiamati a
mettervi al servizio, ad aiutare qualcuno. Non commettete l’errore di scambiare
il compito affidato con la meta finale. Ercole non riporta effettivamente i pomi
aurei al suo Maestro perché, lungo il cammino, comprende qual è il vero
significato di questa impresa, ossia aiutare gli altri. Il grande valore di
questo insegnamento sta proprio nel fatto che in questa fatica, ad Ercole non
viene chiesto esplicitamente di prestare aiuto, ma egli si ferma ad aiutare
perché non può fare altrimenti, perché è toccato e mosso dalla sofferenza e il
tormento che vede prima in Prometeo e poi in Atlante. Solo allora riceve, con
amore, la sua ricompensa, che pure rifiuta perché può servire ad altri.
L'anno scorso, nell'oroscopo
dedicato al Viaggio dell'Eroe, vi ho collocato nella fase dell'avvicinamento
alla caverna; vi avevo chiesto di non addormentarvi, di non distrarvi, di
rimanere vigili e concentrati verso l'obiettivo che stavate perseguendo. Quest’anno,
vi chiedo di non lasciarvi incatenare sull'altare delle vostre convinzioni e
non farvi trascinare in basso dalla forza bruta e dall'arroganza. Potete
vincere il serpente Anteo solo portandolo in alto, ossia innalzando le vostre
vibrazioni e le vostre frequenze per non rimanere ancorati agli istinti più
bassi. Solo così, esponendo con coraggio alla luce le vostre debolezze (piuttosto
che attaccandole con la forza bruta), smascherando le convinzioni ingannatrici
della vostra mente, che vi impediscono di aprirvi a nuove verità, e disponendo
il vostro cuore al tormento degli altri, scegliendo di offrire aiuto a chi ne
ha bisogno, potrete passeggiare nel giardino dei pomi d'oro e scegliere
liberamente cosa prendere e cosa lasciare.
TORO - La Cattura delle giumente antropofaghe
GEMELLI - La cattura del Toro di Creta
CANCRO - L’uccisione di Cerbero, il Guardiano dell’Ade
LEONE - La Pulizia delle Stalle di Augia
VERGINE - La Cattura del Cinghiale di Erimanto
BILANCIA - L’uccisione degli uccelli di Stinfalo
SCORPIONE - a raccolta dei Pomi Aurei delle Esperidi
SAGITTARIO - La Distruzione dell’Idra di Lerna
CAPRICORNO - Il Cinto di Ippolita
ACQUARIO - L’Uccisione del Leone di Nemea
PESCI - La Cattura della Cerva
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