Oroscopo annuale 2022 - Acquario

L’oroscopo di quest’anno è ispirato ai libri Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, di Lewis Carroll, con l’ausilio dei Tarot in Wonderland di Barbara Moore.

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Il tè col Cappellaio Matto è una delle scene più famose della storia di Alice. Prendere il tè, si suppone essere un’esperienza gradevole, fatta di assaggi di torte e di una piacevole conversazione. Ma un tè interminabile diventa barboso per chiunque e a un certo punto sia le torte sia gli animi cominciano a esaurirsi. Il Cappellaio Matto prova a cantare a un concerto della Regina di Cuori; a quanto pare il suo canto non incontra il gusto della regina che grida: Sta assassinando il tempo! Mozzategli la testa! La frase assassinare il tempo equivale al nostro sprecare il tempo. Il tempo è la nostra risorsa non rinnovabile. Perdere tempo, sprecare le nostre vite, può causare una sensazione simile all’essere schiavi di qualcosa di distruttivo, e quando ci si ritrova bloccati in un luogo non salutare è facile perdere la capacità di giudizio, la ragione e il senso della prospettiva. Quando Alice chiede al Cappellaio e alla Lepre delucidazioni circa il futuro, su cosa accadrà quando il cibo e il tè saranno terminati, la Lepre comincia a sbadigliare e distrae Alice chiedendole di raccontare una storia. La distrazione è sempre l’elemento chiave per mantenere una situazione inalterata, per rinnovare lo stallo e non cercare risposte.

Alcuni studiosi di Carroll ritengono che il Cappellaio non fosse matto prima di finire nel suo limbo e rimanere bloccato per sempre all’ora del tè. Il tempo è una convenzione, l’unica cosa che può tenere il Cappellaio Matto bloccato al tavolo del tè è accettare quella convenzione. È presumibile, infatti, che il resto del mondo non sia fermo alle 6 del pomeriggio, quindi in teoria lui potrebbe alzarsi e andarsene. Ma non lo fa. Il rischio è che anche voi, come lui, restiate legati, forse per un senso di impotenza, forse per distrazione, a qualcosa che vi impedisce di essere chi volete essere; questo qualcosa distorce la vostra prospettiva e vi fa perdere la strada. Potrebbe trattarsi di una cattiva abitudine, di una relazione malsana, di convinzioni errate o di una mente viziata; o anche di una buona abitudine che però ha raggiunto estremi troppo ossessivi. Il pericolo è che arriviate a credere di non avere più il controllo e di essere in balia delle cose (che voi stessi avete creato). E più rimanete incatenati a quella convinzione (comportamento, situazione) più vi ritroverete incastrati, come il Cappellaio Matto, in un loop temporale da cui non sapete uscire.

I cambiamenti sembrano sempre avvenire a causa di un evento esterno ma se vogliamo chiamare in causa la fisica quantistica (e perché non dovremmo?) tutte le cose sono connesse, perciò cercare di determinare esattamente dove il fulcro della catastrofe sia localizzato non ha molto senso. Ma questo è un altro discorso e ci allontana dal punto centrale che è: quando le cose vanno nella direzione sbagliata è solo questione di tempo prima che un’esplosione, o qualcosa di simile, accada. Nessuno resta davvero bloccato per sempre come il Cappellaio Matto, il cambiamento prima poi arriva, e può essere rovinoso se continuiamo a distrarci. Nell’ultima scena di Alice attraverso lo Specchio, le cose sfuggono di mano molto velocemente: la Regina Rossa continua a presentarle tutto il cibo, così che lei non può mai mangiare. Quando le viene chiesto di fare un toast, la Regina Rossa e quella Bianca insistono per “aiutarla” mettendosi ai suoi lati e quasi schiacciandola a morte, e, giusto un attimo prima che la follia prenda definitivamente il sopravvento, Alice riceve un avvertimento:

“Stai attenta!” strillò la Regina Bianca prendendola per i capelli con tutt’e due le mani. “Sta per succedere qualcosa!”

E il caos erompe: le candele si allungano fino al soffitto, le bottiglie prendono a svolazzare in giro, il cosciotto di montone siede sul trono della Regina Bianca che invece finisce nella zuppiera. Alice ha provato davvero a inserirsi nel Mondo oltre lo Specchio e ha fatto tutto il necessario per diventare una regina. Durante la sua breve avventura ha acquisito una conoscenza del posto, ha realizzato un piano per raggiungere il suo scopo e ha coltivato aspettative su come sarebbe stato. Ma quando il mondo, che si era costruita con tanta cura, si è rivelato per niente simile a ciò che si aspettava, Alice non ha continuato a vivere in quel disastro insostenibile. Invece, ha premuto il tasto stop:

“Non ne posso più!” gridò Alice, saltando in piedi e afferrando con ambo le mani la tovaglia: un bello strattone e piatti, vassoi, ospiti e candele piombarono con un tonfo ammucchiandosi sul pavimento.

Tirando la tovaglia Alice (al contrario del Cappellaio) pone fine al suo sogno e si sveglia alla sua vecchia realtà. Tuttavia, porta con sé le memorie della sua avventura, conservando gli insegnamenti che si sono dimostrati utili e di valore, e scartando quelli arbitrari, crudeli o inutili.

Cari Acquario, quest’anno anche a voi viene chiesto di tirare la tovaglia e mandare tutto all’aria se necessario. Non rimanete incantati all’ora del tè per colpa di qualche convenzione o convinzione che pensate di non poter cambiare. Svegliatevi dal sogno: portate con voi tutte le esperienze e le conoscenze buone e disfatevi di quelle nocive. È tempo di prendere decisioni e intraprendere azioni, perché quest’anno avete pieno accesso alle risorse interiori che vi servono per farlo. C’è una situazione, una credenza, una convinzione o un valore sulla base del quale avete costruito un imponente edificio: la vostra vita. Ma se questa vita non vi cade più a pennello, se langue, continuare a prendere decisioni (o a non prenderne come il Cappellaio Matto) che non vi portano soddisfazione è il segnale che siete sulla strada del Cappellaio e rischiate di finire incantati in un mondo di tè e pasticcini.

Come esseri umani siamo tutti destinati a crescere, ad acquisire saggezza e diventare la versione migliore di noi stessi. Ma, proprio come non è possibile mettere vino nuovo in un otre vecchio, voi non potete mettere i nuovi voi stessi nelle vostre vecchie vite. Per questo, anche voi dovete tirare la tovaglia e mandare all’aria qualcosa. È parte del vostro processo trasformativo. Quando le cose cambiano, c’è distruzione. Nella migliore delle ipotesi, siamo noi i fautori di quella distruzione. Ma il cambiamento è difficile, e spaventa, e certe volte non abbiamo abbastanza stomaco per affrontarlo. In quei casi, l’universo ci dà una piccola spintarella per aiutarci a distruggere quel che va distrutto. Dunque, se sentite un crac e una voce vi sussurra: “Attenzione! Sta per succedere qualcosa!” non abbiate paura, ma sappiate che è tempo di zittire la lepre, mandare all’aria tazze e pasticcini e risvegliarvi alla vostra nuova vita.

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