26 dic 2021

Oroscopo annuale 2022 - Capricorno

L’oroscopo di quest’anno è ispirato ai libri Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, di Lewis Carroll, con l’ausilio dei Tarot in Wonderland di Barbara Moore.

Leggi l'introduzione all'oroscopo annuale 2022

In Attraverso lo Specchio, Alice a un certo punto è sulla strada per l’ottava piazza, dove diventerà regina. Per farlo, deve attraversare il bosco oscuro che la spaventa molto ma lei non desiste perché è l’unico modo per vincere sulla scacchiera. La caratteristica principale del bosco atro è che le cose non hanno nome. I nomi hanno un ruolo fondamentale della storia di Alice. Il Brucaliffo insiste per conoscere il nome di Alice; la Regina Rossa esorta Alice a ricordarsi chi è, e la Regina Bianca si spaventa moltissimo quando dimentica come si chiama. Proprio come il bosco in cui si trova Alice, la faccenda dei nomi ci trasporta in un territorio filosofico. Non esiste una vera e intrinseca connessione tra i nomi che diamo alle cose e le cose stesse. Noi nominiamo le cose al fine di classificarle, discuterne e per capire il mondo. Nominare è una pratica utilitaristica; senza, ci troveremmo nel caos e sarebbe molto problematico comunicare. Ci sono, però, altre conseguenze del nominare le cose. Nelle fiabe, per esempio in quella di Tremotino, conoscere il nome di qualcuno concede il potere di controllarlo. In Harry Potter, la paura di Voldermort, lo stregone cattivo, è rappresentata dal suo nome che non viene mai pronunciato (ci si riferisce a lui come a ‘Colui che non può essere nominato’); la paura di un nome accresce la paura della cosa stessa.

Ma alla fine dei conti, il fatto è che noi diamo alle cose nomi diversi perché le percepiamo come entità separate: oggetti, persone, nazioni, il nome ne definisce l’identità che è diversa per ciascuno. Dare un nome, in pratica, equivale a rafforzare il concetto dicotomico io-tu, noi-voi. Questo è utile e necessario; è difficile immaginare come sarebbe la vita se non ci percepissimo come esseri separati dagli altri. La separazione è un processo fondamentale alla crescita e all’evoluzione, e ci permette di muoverci nel mondo. L’individuazione, la ricerca di sé (in pratica noi stessi) non sarebbero possibili se non ci separassimo dagli altri. Ma ci sono anche risultati meno utili nell’atto di nominare. Negli insegnamenti sciamanici, così come in molti percorsi spirituali, vi è una credenza chiamata: ‘la menzogna della separazione’, che indica l’illusione che soggiace alla base del concetto di separazione. Secondo i grandi saggi, la nostra percezione di essere separati è illusoria giacché in realtà siamo tutti connessi gli uni agli altri e a tutte le creature viventi (animali, vegetali e minerali). Sono molte le persone che praticano la meditazione (o altre tecniche) proprio per fare (o meglio ri-fare) questa esperienza e sentirsi connessi al Tutto. Ma senza bisogno di ricorrere a tecniche specifiche ciascuno di noi, nel suo piccolo, almeno una volta ha sperimentato questa sensazione di unione profonda con gli altri, o con un altro in particolare, magari un animale domestico. Chiunque abbia fatto questa esperienza sa che è vero che veniamo dall’Unità ed è lì che stiamo tornando, e nei brevi momenti di pratica spirituale, di meditazione o di spontanea connessione noi, come Alice, permettiamo alle barriere di dissolversi e possiamo (di nuovo) esistere insieme a tutto il resto, pacificamente e amorevolmente.

Qual è il punto di tutto ciò? Il punto, cari Capricorno, è che serve una forza immensa per riconoscere che tutto nel mondo è parte di voi; ci vuole forza per lasciare andare l’illusione che gli ‘altri’, le persone diverse da voi (di un altro posto, con altre identità) non siano davvero così diverse da voi. Allora la domanda per voi del 2022 è: se rimuovete quella convinzione precostituita, se smettete di credere per un attimo, solo per un attimo, al concetto di separazione, come cambia la vostra vita? Come trattereste le altre persone, le altre creature, la Terra stessa? Essere veramente forti significa capire gli altri e non solo tollerarli; significa accettarli. La maggior parte delle creature attaccano solo quando sono spaventante o sofferenti. Quando facciamo esperienza della rabbia negli altri è normale reagire nella stessa maniera ma quest’anno voi avete la possibilità di capire che non siete normali, siete più che normali e potete reagire da un luogo di profonda consapevolezza del fatto che pur essendo tutti diversi siamo tutti Uno e, come ha detto il Presidente Kennedy, il nostro più elementare legame è che tutti abitiamo questo piccolo pianeta. Respiriamo la stessa aria. Ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli. E siamo tutti mortali. Così, mentre i nostri ego sono spesso fragili, i nostri veri Sé sono più forti di quanto potremmo mai immaginare e voi potete decidere di trattare gli altri nel modo in cui voi stessi volete essere compresi. Affinché il vostro Sé quest’anno abbia l’opportunità di fare un salto quantico sarà indispensabile che prestiate molta attenzione al potere della parola e a come nominate le cose.

Ricordatevi che chiamando qualcosa o qualcuno, voi lo battezzate e, senza accorgervene, ne forgiate il destino. Almeno in parte. Almeno quella parte di destino che avrà nella vostra vita. Non sottovalutate il peso delle parole, ricordatevi il loro potere separativo e trasformatelo nel suo opposto. Imparate a parlare se siete taciturni, praticate il silenzio se parlate con disattenzione. Visualizzate le parole come frecce, ognuna di loro colpirà un bersaglio, e se volete che il bersaglio vada nella direzione dell’unire, piuttosto che del separare, allora dovrete essere quanto più possibile accurati e porvi attenzione. È un esercizio, una sorta di meditazione. Cosa ne ricaverete? Che misteriosamente la stessa attenzione e la stessa cura cominceranno a fluire verso di voi e grandi benefici ne scaturiranno. Quest’anno, cari Capricorno, potete ribattezzarvi. Tutto è morto, tutto risorge ora, e una nuova identità esige un nuovo nome (e, anche, un nuovo vocabolario).


Leggi la solita ma indispensabile premessa agli oroscopi annuali


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