26 dic 2021

Oroscopo annuale 2022 - Ariete

L’oroscopo di quest’anno è ispirato ai libri Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, di Lewis Carroll, con l’ausilio dei Tarot in Wonderland di Barbara Moore.

Leggi l'introduzione all'oroscopo annuale 2022

All’apertura del famoso libro di Carroll, troviamo Alice seduta sulla sponda del fiume con la sorella: ha caldo, il libro che la sorella sta leggendo non le interessa, perché non ha né immagini, né dialoghi, e lei si sente intorpidita e instupidita dall’afa. Questo stato dell’essere – il sentirsi cullati dal torpore senza interazioni umane (dialogo) né connessioni con l’anima (immagini) – è piuttosto comune che si verifichi subito prima del grande salto nell’avventura. Il torpore di Alice non tale da privarla dell’energia di sorprendersi quando sente un coniglio dire: è tardi è tardi! Possiamo definire l’esperienza di Alice archetipica, ossia universale: quando arriva la chiamata all’avventura, infatti, essa deve attraversare il denso spessore della normalità e del confort delle nostre esistenze. Fortunatamente per Alice, l’orologio e il panciotto del coniglio attirano la sua attenzione e, accesa dalla curiosità, ella decide di corrergli dietro giusto in tempo per vederlo gettarsi nella tana. In un attimo, Alice lo segue senza pensare a come sarebbe tornata indietro. Questo scena è, più o meno letteralmente, ciò che accade a ciascuno di noi all’inizio del processo che porterà al risveglio. Qualcosa cattura la nostra attenzione e ci desta da uno stato di torpore attivando la nostra curiosità (che in questi casi è molto più importante del coraggio) inducendoci ad andare, senza preoccuparci di come torneremo alla normalità.

Questi sono i momenti in cui la paura di rinunciare alla vita normale cede il passo alla curiosità e all’esperienza della connessione con qualcosa di più alto, di più grande, forse con il divino. La connessione col divino può assumere molte forme e possiamo chiamarla anche scoperta del vero Sé o del vero Scopo. Il viaggio della vita è semplice, tutto si riduce, di fatto, a riscoprire il divino da sempre dentro di noi ed esprimerlo nel mondo. La parte difficile del viaggio, così come impariamo dall’esperienza di Alice, è che ciò che noi ironicamente chiamiamo vita vera o normalità, ha un grande interesse a tenerci radicati “qui”, a bloccarci nell’ordinario. Ma nonostante tutti i tentativi di questo mondo di tenerci sedati, una vocina dentro di noi – forse la fede – ci bisbiglia che c’è qualcosa di più, uno scopo più grande. La fede è una qualità fondamentale per iniziare la Ricerca e ci segue durante il viaggio come una custode e una compagna fedele.

Alla fine della storia, Alice si risveglia dal suo “sogno” e racconta tutto alla sorella, poi corre a casa mentre la sorella rimane sulla scena, persa nel pensiero di Alice e di tutte le sue meravigliose avventure. La sorella di Alice (di cui non si sa il nome) come gli adulti conosce le cose della vita e sa che basta riaprire gli occhi per tornare alla realtà e che quando il sogno svanisce “il tintinnio delle tazzine da tè sarebbe ridiventato quello delle campane delle pecore, gli strilli acuti della regina la voce del pastore, e tutti gli altri rumori si sarebbero mutati (lo sapeva) nel clamore diffuso di un’aia affancendata…” Ma la sorella di Alice è anche abbastanza giovane ancora, e forse abbastanza saggia, da realizzare che è possibile rimanere sul confine – la sponda dove lo stagno incontra la terra – e vivere entrambe: Realtà e Magia. Ella immagina Alice, da adulta, con un cuore ancora giovane, e nell’immaginarla così, le fa un dono e una benedizione. Se la sorella di Alice non avesse in sé la capacità di comprendere la magia del Paese delle Meraviglie avrebbe congedato i suoi racconti come pure sciocchezze; invece li vede per quello che sono, importanti lezioni che nutrono l’anima di Alice e che manterranno il suo cuore leggero per tutta la vita. Ogni volta che Alice vedrà un coniglio o un uomo con uno strano cappello, possiamo immaginare il sorriso appena accennato sulle sue labbra e lo scintillio negli occhi, minuscole stelle che indicano l’accesso al portale della magia.

Cari Ariete, per trovare il vostro vero Sé, dovete lasciare andare tutto ciò che conoscete e su cui fate affidamento, compresa la convinzione di essere sicuri di ciò che state cercando. Il 2022 è l’anno in cui siete invitati a buttarvi nel laghetto che nutre i vostri cuori e le vostre anime, e che purifica le vostre menti orientando la volontà verso il vostro Vero Nord. Qualunque cosa dobbiate affrontare sarete in grado di affrontarla meglio se vi allontanerete per un po’ e vi prenderete cura dei bisogni del vostro Sé. Quando siamo ben nutriti sul piano dell’anima, con la mente pulita e una volontà rinnovata, è molto più facile determinare la nostra direzione; le visioni diventano più chiare perché non siamo guidati dalla disperazione o dall’influenza degli altri. La vostra Stella Polare interna brilla come in un chiaro cielo notturno, e il suo bagliore vi ricorda che la magia è stata in voi tutto il tempo per aiutarvi a vivere nel mondo – che può essere un luogo difficile – con Grazia e Verità.

Quest’anno anche voi dovete seguire conigli col panciotto, e lasciarvi trasportare in un mondo magico in cui l’assurdo nutrirà la vostra anima e le stranezze saranno portali di accesso a una dimensione superiore; una dimensione in cui cose che non sembravano avere senso potranno finalmente essere spiegate. Questo processo richiede da parte vostra un atto di fede, ingrediente indispensabile per attivare il collegamento col ‘mondo di sopra’ (o, nel caso di Alice, ‘di sotto’), cioè con un piano esistenziale in cui è possibile tirare le fila e dare un senso a tutto quello che prima non ne aveva. Affidarsi a una volontà superiore, e non solo a quella personale, significa riconoscere il Mistero della vita e permettere che tale mistero vi compenetri informando ogni vostra cellula di nozioni nuove e strabilianti. Quest’anno avete un contatto privilegiato col Divino ma questo richiede che riconosciate innanzitutto la vostra natura divina perché è quella che sa cogliere i messaggi cifrati sparsi nel mondo. Questa esperienza ‘magica’ è importante non tanto in sé, quanto perché quest’anno sarà la vostra risorsa principale e vi permetterà, uscendo dagli schemi e dalle regole precostituite, di attivare un potere nuovo, quello di placare l’ansia e sedare l’azione compulsiva a dirigere tutto. Capirete la Grazia di mollare la presa. Non sapete ancora quanta delizia può esserci nell’accantonare la propria volontà e lasciare che le cose accadano. Ma la delizia arriverà quando capirete che se eravate in cerca di arance ma la vita vi offre limoni, potete farvi una limonata ed essere ugualmente felici. Quest’anno vi invito a uscire dallo stato di torpore e cercare il vostro coniglio, la vostra stella polare, il vostro insolito assurdo evento che possa attivare quel canale di comunicazione con le leggi dell’Universo. 


Leggi la solita ma indispensabile premessa gli oroscopi annuali

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